È andata in onda su Rai1, lo scorso 23 e 24 maggio, la miniserie “Boris Giuliano”, la storia di un
poliziotto: “Un autentico mito per gli
uomini che ebbero la fortuna di lavorargli accanto. Gioviale, simpatico e alla
mano. Segugio senza eguali, investigatore innovativo, rispettato e temuto. Uomo
gentile, intelligente, capace, integerrimo. Vero nemico della mafia”.
Parola del presidente del Senato, Pietro
Grasso.
La fiction è stata diretta da Ricky
Tognazzi ed è stata coprodotta da Raie ”Ocean Productions”: proprio
in quest’ultima è spiccato il bitontino Gianfranco
Parisi che ha lavorato per quattro mesi alla produzione.
«Due puntate di
una fiction sì, ma per restituire alla memoria collettiva, una figura unica,
rimasta impolverata sotto le macerie delle due plateali stragi esplose13 anni
dopo di Falcone e Borsellino, magistrati
cui Giuliano aveva fatto da apripista con il suo impegno investigativo, moderno
e meticoloso. Per me è stato un grande onore», ha commentato
Parisi.
«A parlarmi di
Boris Giuliano – racconta Giussani, a capo della Ocean
Productions – è stato Paolo
Moscarelli, ex commissario nella squadra mobile di Giuliano, e mi ha subito
stupito che di questo uomo meraviglioso si sapesse così poco. Mi sono messo al
lavoro all’istante e ho presentato il progetto al direttore Andreatta (Rai,
ndr) che ne è stata entusiasta».
«Credo proprio che siamo riusciti a ricordare Boris Giuliano al meglio e far comprendere la sua grandezza che viene fuori
dal film e dalle testimonianze. Devo ringraziare tutti, a partire da Ricky
Tognazzi che è stato eccelso, e inclusa la Film Commission Sicilia. Sono contento – sorride al
termine della pellicola, suggellata dall’abbraccio fra Pietro Grasso e i
familiari di Giuliano – che il
film sia arrivato al cuore di tutti, è quello che volevo».
La fiction – che ha realizzato il 20,17% di share con 5,1 milioni di
telespettatori – è stata trasmessa proprio nella settimana della legalità.