I continui movimenti, da parte di alcuni pregiudicati del luogo, in un rudere del centro storico del Comune di Bitonto non erano passati inosservati ai militari della locale Stazione Carabinieri che, insospettiti, hanno deciso di capire, in realtà, cosa stesse accadendo. La cupa, infatti, collocata in un palazzo in disuso, ubicato in via Arco Pietrogianni, era inaccessibile dall’esterno, in quanto mattoni, calcinacci e rifiuti di vario genere ne ostruivano l’ingresso. Solo dal tetto era possibile entrare nei locali che, secondo gli investigatori, venivano utilizzati come nascondiglio di armi e droga.
Tale situazione ha convinto i militari della locale Stazione ad intervenire unitamente ai colleghi specializzati dello Squadrone eliportato dei Cacciatori di Puglia, di stanza a Jacotenente (Fg) i quali, dopo un accurato studio della toponomastica cittadina, hanno collaborato i colleghi della Stazione nell’esecuzione della perquisizione che si è svolta nella serata di sabato. La verifica, pianificata nei minimi dettagli, dava i frutti sperati.
In una busta, occultata in un vano in muratura sul tetto, veniva ritrovata una pistola cal.9 automatica, marca Colmark, con matricola, unitamente a 40 proiettili; il tutto in ottimo stato di conservazione. A poca distanza bilancini di precisione, materiale per il confezionamento segno che il luogo era stato utilizzato come base logistica per i loschi affari degli spacciatori ancora operanti nel centro storico di Bitonto.
L’operazione odierna rientra in un più vasto controllo del territorio, finalizzato a contrastare il fenomeno dello spaccio delle sostanze stupefacenti.
Sono in corso accertamenti da parte del personale specializzato della Compagnia Carabinieri di Molfetta e del Reparto Operativo di Bari per capire se l’arma, sottoposta a sequestro, possa essere stata utilizzata in azioni di fuoco da parte della delinquenza locale.