Stato di salute del Partito democratico sia locale che nazionale, amministrazione Abbaticchio, bilancio di dieci mesi di reggenza. È un Biagio Vaccaro a 360° quello che incontriamo alla vigilia di un appuntamento da sempre importante per la “Pescara”, la festa democratica, che domani, venerdì 30 agosto, apre i battenti.
«La festa democratica è un appuntamento importante per questo Circolo – esordisce il segretario Pd – anche perchè sentito e pensato da parecchi mesi. Ed anche la struttura che gli stiamo dando (delocalizzata in più piazze della città) è significativa, perchè copre parecchie zone periferiche di Bitonto. È una festa ambiziosa, con la presenza di mezza giunta regionale, il viceministro dell’Interno, il senatore Anna Finocchiaro, che torna a Bitonto come aveva promesso in campagna elettorale».
Ma il Partito democratico come arriva a questo evento? «Il nostro stato di salute è ottimo –scandisce Vaccaro – come dimostra il fatto che tutti hanno dato un grosso contributo a questo evento, nonostante siano mesi feriali. Il Partito sta facendo tanto, con tantissime iniziative prodotte durante la campagna elettorale, la sua battaglia sui doppi incarichi, ed è anche tenuto in considerazione dai vertici regionali e provinciali. Il rapporto con i cittadini deve essere la bussola del nostro operato, e può essere vero che forse fino ad adesso non si è fatto tanto come interfaccia diretto, ma è un impegno a lungo termine che passa attraverso passaggi intermedi, come quello di fare chiarezza all’interno del partito stesso». Vaccaro, poi, elogia e si dice «molto soddisfatto» del lavoro che stanno svolgendo i tre esponenti piddini in Consiglio comunale.
«Ottimi» sarebbero anche i rapporti con le altre forze del centrosinistra, «anche se abbiamo diversi ruoli nello scacchiere politico cittadino».
Il segretario parla di sé stesso. Non si sente un reggente “a termine” o di breve passaggio in vista del congresso di novembre («se pensassi questo non avrei rispetto di me»), dice di aver ereditato un partito alle pezze dopo mesi di commissariamento, afferma che «qualche settimana prima del Congresso mi presenterò davanti agli iscritti per capire se questa classe dirigente ha la loro fiducia o meno. Se si mi ripresenterò, altrimenti tornerò a fare il militante». «Un grande obiettivo che ho raggiunto è rimettere il partito a disposizione dei cittadini, di dare al Pd un ruolo vigile in Consiglio comunale, la festa democratica come momento di riavvicinamento verso i cittadini. Tutte cose che possono sembrare dovute, ma non lo sono affatto».
Capitolo Abbaticchio. «E’ difficile dare un voto dopo solo un anno di mandato – spiega il democratico. Molte delle cose che stanno succedendo in città, vedi Giardini Pensili, illuminazione pubblica, facciate nuove delle chiese, sono positive ma frutto anche dell’impegno di precedenti amministrazioni. Sulle azioni compiute dal sindaco, invece, quella più pesante è l’ordinanza sui pullman, sulla quale qualche giorno fa lui stesso ha dichiarato che si sta cavalcando il malcontento. Non è così, perchè noi non siamo affatto contrari alla pedonalizzazione del centro storico, ma andava studiata e pensata meglio perchè, se l’obiettivo è ridurre l’inquinamento, non si risolve certo con lo spostamento dei pullman. L’ordinanza è fallita e spero non venga riconfermata».
La discussione si sposta, poi, su scala nazionale. Roma, Berlusconi, il congresso nazionale del Partito democratico. «Il Pd sta avendo un atteggiamento responsabile, purtroppo il problema è che siamo impegnati in un governo di larghe intese. È chiaro che però ho da fare delle critiche sull’operato del governo – rivela Vaccaro – anche se al tempo stesso sta facendo il massimo e non vedo alternative. È troppo facile aprire le primarie a tutti, ed invece penso che sarebbe più giusto allargarlo ai tesserati, imprementando ovviamente lo stesso». «Io non sono né renziano né antirenziano – confessa – bensì un democratico e un tesserato che sceglierà in base alle mozioni che vengono presentate». Il piddino, poi, non vede di buon occhio l’”accumulo” delle cariche segretario – presidente del Consiglio.
Su Silvio Berlusconi nessun dubbio: «Ha ricevuto una condanna abbastanza grave per chi amministra la cosa pubblica, e non vanno fatto sconti per nessuno».
Infine, una battuta sull’affaire Daucelli: «La nostra battaglia non è un qualcosa di personale verso Michele Daucelli o verso Sinistra Ecologia e Libertà, ma rappresenta una “sfida” sul principio della trasparenza che va al di là del singolo individuo».