Le Elezioni regionali, svoltesi una settimana fa, non sono ancora finite. Nessuna discussione per la vittoria del presidente uscente Michele Emiliano e del centrosinistra, ma alle questioni già sollevate sulla incertezza dei 50 consiglieri che siederanno nel parlamentino di via Gentile, sul mancato premio di maggioranza alla coalizione vincente che, quindi, si ritrova ad avere solo cinque esponenti in più rispetto al centrodestra (28 contro 23), sulla battaglia che sta portando avanti la lista “Senso civico” al momento senza rappresentanti consiliari, ecco che nelle ultime ore si è aggiunta un’altra questione. “Italia in comune”, il partito del sindaco Michele Abbaticchio e che aveva come candidati i “nostri” Domenico Nacci e Maria Grazia Gesualdo, ha chiesto il riconteggio dei voti.
Il movimento, seppur con un non cattivo risultato visti i quasi 65mila voti racimolati, si è fermato al 3,85 per cento delle preferenze, insufficiente quindi per superare lo sbarramento previsto, che si attestava al 4 per cento. Fuori, quindi, per 0,15 per cento che, tradotti in voti, sono circa 3mila.
Proprio questa situazione ha spinto la lista a chiedere che le schede fossero ricontate, e i primi risultati già ci sono, visto che a Foggia sarebbero “spuntati” oltre 140 voti in più e circa 250 nel tarantino. In particolare, però, – come afferma “Repubblica” edizione barese di ieri – l’attenzione sarebbe da porre su Taranto, Bitonto, Capurso, Casamassima, Putignano e Lecce.
In attesa dell’esito di questa ulteriore partita, “Italia in comune”, però, spera comunque, nonostante tutto, di avere un riconoscimento dal presidente uscente, “e di essere convocati – le parole di Abbaticchio riportate dal quotidiano – per programmare i passi successivi, felici di essere stati determinanti per la vittoria finale”.