L’hub vaccinale allestito nella scuola Rutigliano sarà smantellato a dicembre.
È quanto emerso dall’ultima seduta del consiglio comunale, durante la discussione sull’undicesimo punto all’ordine del giorno, riguardante il documento preliminare alla programmazione scolastica comunale. Punto su cui Palazzo Gentile aveva discusso già a maggio (https://bit.ly/3lH6JQS ).
Un punto in cui si è discusso soprattutto della condizione della rete scolastica cittadina, oggetto, da tempo, di un’importante operazione di monitoraggio della sicurezza antisismica. Smantellato l’hub, che in questi mesi è protagonista della campagna di vaccinazione anticovid-19, l’edificio scolastico potrà, dunque, essere la soluzione per risolvere alcune delle criticità che il monitoraggio ha reso evidenti. Ad annunciarlo è stato il sindaco Michele Abbaticchio, introducendo l’argomento nel massimo consesso cittadino: «L’ufficio Lavori pubblici ha, da tempo, avviato un percorso di monitoraggio della sicurezza antisismica degli edifici scolastici siti nel Comune di Bitonto. Un’attività in parte finanziata grazie a fondi intercettati, che hanno consentito di ristrutturare alcune strutture negli ultimi anni, adeguandoli alle odierne normative antisismiche. Il monitoraggio ha anche dato modo di evidenziare alcune criticità, riguardanti l’edificio di via Crocifisso, e alcune situazioni di sovraffollamento nella Sylos e nella Cassano».
Il plesso della Rutigliano, quindi, potrebbe servire per accogliere quei ragazzi che, a settembre, probabilmente non potranno ritornare nel plesso di via Crocifisso. Proprio come avvenne quando, in via Moschetta, furono trasferiti gli alunni della vecchia scuola media Anna De Renzio, poi abbattuta. Entrambi gli istituti, ricordiamo, fanno parte dello stesso Istituto Comprensivo Modugno Rutigliano Rogadeo.
A fine anno verrà presentata una proposta alla Regione, che darà, poi, la sua valutazione sul Piano di Regolamentazione Scolastica, come ha spiegato il sindaco nel presentare un emendamento affinché l’assise prendesse atto della necessità di trovare una soluzione e prendere una decisione prima di redigere la proposta.
Al momento il condizionale, comunque, è d’obbligo.
Nonostante non sia certo che, con l’inizio del nuovo anno scolastico gli alunni non potranno tornare nella Modugno, è molto probabile che i monitoraggi diano esito negativo, come ha spiegato anche l’assessore al remo Angela Scolamacchia: «L’amministrazione comunale ha delegato un architetto esterno, De Nichilo, per redigere un documento preliminare alla programmazione scolastico, che è una sorta di fotografia di tutte le scuole e ne evidenzia i punti di forza e quelli di debolezza. L’argomento è stato anche discusso in due tavoli tecnici, alla presenza dei dirigenti scolastici, della responsabile dell’Ufficio Patrimonio e Pubblica Istruzione Tiziana Conte e dei sindacati. Abbiamo preso atto di tutti i suggerimenti che ci sono stati dati. Vaglieremo tutte le possibilità in relazione alla disponibilità delle strutture. Anche per la questione del ridimensionamento dei plessi sovraffollati».
Questione, quest’ultima, che ha diviso l’assise. Con la consigliera di opposizione Carmela Rossiello (Forza Italia) che ha duramente contestato la politica scolastica della giunta e le soluzioni che, quest’ultima, propone per risolvere i problemi di sottodimensionamento dell’Istituto Comprensivo Don Tonino Bello di Palombaio e della scuola Caiati, a Bitonto. «L’Ufficio Scolastico ci invita a prendere una decisione per l’anno 2022/2023» ricorda Scolamacchia, riferendo la proposta, fatta alla scuola di Palombaio, di chiedere l’autonomia, «tenendo conto del contesto svantaggiato in cui si trova, a causa della lontananza dal centro cittadino, e della flessibilità garantita dai parametri normativi in merito alle esigenze dell’utenza».
Tra gli altri interventi elencati dall’assessore, l’ampliamento del plesso di via Michelangelo, i lavori per gli edifici in viale Papa Giovanni XXIII e per l’inutilizzata struttura di via Frisicchio, un nuovo polo scolastico tra via Crocifisso e via Spinelli e un altro a Mariotto.
Soluzioni a cui non crede, però, Rossiello, che ha partecipato agli incontri in qualità di dirigente scolastica reggente della Caiati. Definendo il programma dell’amministrazione un “libro dei sogni”, l’esponente forzista ha fatto notare che quelli proposti dall’amministrazione, tra abbattimenti, ampliamenti e nuove costruzioni, sono provvedimenti a lungo termine e che uno spazio utile per risolvere il problema del sovraffollamento della Cassano e della Sylos sarebbe il plesso di via Abbaticchio. Plesso che avrebbe spazi appetibili ma che, sottolinea la consigliera, si trova in una zona particolare della città, che necessita maggiore attenzione, per non diventare una scuola ghetto.
Sulla questione della Caiati, Rossiello sposa la proposta, avanzata anche da altri docenti, di accorpamento al Don Tonino Bello di Palombaio, non credendo all’effettiva possibilità di chiedere l’autonomia, dal momento che la flessibilità accennata da Scolamacchia riguarderebbe, a suo dire, le località montane, sperdute e non facilmente raggiungibili: «Nel frattempo che si realizzi questo nuovo polo a Mariotto, continuiamo a tenere in reggenza la Don Tonino Bello? Sono sei anni che è in reggenza. Sei anni di abbandono, come dimostra anche la questione del malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento. Continuare così significa impedire il diritto allo studio dei ragazzi. Docenti e genitori sono stanchi».
Sostenuta, quindi, anche da Franco Natilla (Bitonto Riformista), Rossiello attacca l’amministrazione: «Questi sono problemi che non avete mai voluto affrontare. Lo state facendo ora che, avendo avuti i finanziamenti per il monitoraggio, dovete intervenire per cause di forza maggiore. Avete fallito sul tema dell’istruzione e lo dimostrano i continui cambi di assessore».