Dopo la discussione sulla
vicenda dei revisori dei conti, l’assise si è concentrata sulla valanga dei
debiti fuori bilancio, ben 15 ieri.
Il primo riguarda la storia dei fitti non pagati da
Rifondazione comunista nel periodo 1999 – 2000 ma per i quali il Comune ha
perso la causa ingiustamente aperta nei confronti di Rosanna Perillo (http://www.dabitonto.com/news/r/rifondazione-comunista-tutta-la-storia-di-un-partito-negligente/820.htm).
A distanza di tre mesi, il
provvedimento torna in aula in quanto, come ha affermato l’assessore al
Contenzioso Domenico Nacci,
incalzato da Paolo Intini e Francesco Paolo Ricci (Pd), la buona nuova è che Palazzo
Gentile potrebbe recuperare circa 4000 euro del credito spettante (e a
riguardo, sono già state notificate lettere di ingiunzione all’allora
firmatario del contratto di locazione Vincenzo Delvino) perché la prescrizione
scatta nei primi mesi del 2014.
Intini e Ricci, però, hanno fatto notare che anche
in questa circostanza nel deliberato mancava completamente la copia del contratto
di locazione, seppur tranquillamente disponibile negli uffici. La delibera è
approvata con i soli voti della maggioranza, con l’opposizione che non ha preso
parte alla votazione.
Per gli altri debiti fuori bilancio, il mantra è
stato unico: 14 risarcimenti (per un totale di quasi 200 mila euro) che il
Comune è stato costretto a pagare per cadute stradali a causa di sconnessioni,
buche e marciapiedi non proprio sani. E così se ne sentono davvero di storie
incredibili, tutte davvero molto vecchie: nel 1999 c’è una maestra che cade a
scuola mentre apriva la porta d’ingresso perché la maniglia si rompe; un palo
che cade su una macchina di un uomo in via Messeni, cadute su marciapiedi in
via Borgo San Francesco (2006), in via Angelini, in via Ammiraglio Vacca, e
altro.
Fenomeni davvero preoccupanti, per i quali
Francesco Paolo Ricci ha chiesto «una commissione speciale che analizzi nel
merito e approfonditamente tutte queste vicende». L’ex assessore, poi, ha bollato Michele Daucelli come «inadeguato» a vestire i panni del titolare al
Bilancio. All’invito del
piddino si è unito Vito Modugno (Sinistra ecologia e libertà), che ha
sottolineato «lo scollegamento di più aspetti di una singola vicenda».
Duro anche Francesco
Mundo (Psi) che ha chiesto di
utilizzare al meglio la strumentazione presente (vedi catasto stradale) per
tali situazione, e ha ricordato che «non si possono approvare passivamente
questi debiti».
Giuseppe Fioriello (Idv)
ha bacchettato l’assessore Nacci, chiedendosi «a cosa serve l’assessorato al
Contenzioso quando il relatore dei debiti fuori bilancio è sempre il sindaco (in realtà ieri assente, ndr)».
«Prevenire è meglio che curare», ha consigliato l’assessore al
Welfare Francesco Scauro, mentre il
capogruppo Pdl Domenico Damascelli ha ricordato che l’amministrazione Valla nel
2009 è stata l’unica che sulla questione ha presentato esposto alla procura
della Repubblica.
Debiti fuori bilancio approvati, ma nei volti dei
consiglieri era visibile un certo malcontento e tanta tanta amarezza per un
problema che ogni anno è un salasso continuo per le casse comunali.