“Storia di un corpo” non è un vero e proprio romanzo , ma un diario in cui Daniel Pennac (scrittore francese e professore di lettere a Parigi) traspone la fisicità delle sensazioni corporee utilizzando un linguaggio attento e allo stesso tempo scorrevole.
E’ l’estate del 2010 quando Lison dopo il funerale del padre si vede consegnare un pacco. Si tratta di un curioso regalo da parte del genitore : un diario scritto da lui a partire dall’età di 12 anni fino al termine della sua vita. Sono le pagine di questo diario a sorprendere Lison e a proporle riflessioni che riguardano il corpo,il nostro corpo,quello che accomuna tutti gli uomini.
“Diario ambasciatore tra mente e corpo. Sarà il traduttore delle mie sensazioni”, ecco la premessa del padre di Lison. Un tuffo nel passato attraverso le percezioni sensoriali vissute dal defunto genitore : la crescita,la scoperta del sesso,l’invecchiamento e il dolore che mostrano a Lison un padre quasi sconosciuto.
Giorno dopo giorno il lettore scopre il viaggio straordinario di una vita, con le sue grandezze e le sue miserie: la voce stridula di una madre poco affettuosa,il profumo della tata Violette,il sapore del caffè durante la guerra o i muscoli felici per una lunga passeggiata a Parigi.
Pennac trae con questo diario le parole giuste per raccontare la sbalorditiva vita sensoriale di un uomo,perché come sottolinea nel suo libro :”Per tutta la vita dobbiamo sforzarci di credere ai nostri sensi”.