Parte ufficialmente la campagna elettorale per Emanuele Sannicandro, con l’inaugurazione, avvenuta ieri, della sua Bottega delle Idee.
«Una bottega come quella di artigiani, commercianti o agricoltori, che è all’aperto, ma sempre bottega è» spiega il candidato sindaco illustrando le ragioni del nome del suo comitato elettorale: «Una bottega dove non si compra e non si vende nulla, dove non c’è l’uomo solo al comando che decide o l’élite, composta dai segretari di partito, che da un palco, dietro al candidato, detta il suo programma. Da qui, tutti insieme, allo stesso livello, inizia la stesura del programma. Che deve essere realistico, senza promesse difficilmente mantenibili».
Un programma che parte da tre tematiche chiave. La prima è la pubblica amministrazione. Riorganizzazione e riqualificazione dei dipendenti comunali, implementazione della pianta organica, razionalizzazione delle consulenze esterne, valorizzazione delle figure professionali già presenti, semplificazione per venire incontro alle esigenze di cittadini e imprese, riduzione di tempi e costi e introduzione di software liberi sono le idee di Sannicandro per la pubblica amministrazione.
Per la seconda tematica, i rifiuti, l’aspirante primo cittadino intende censire e mappare le discariche abusive, bonificarle e controllarle tramite coordinamento tra le Forze dell’Ordine, vietare la costruzione di ulteriori discariche e inceneritori, incentivare l’avviamento del progetto Aro, aderendo pienamente ad un’attuazione unitaria per lo spazzamento e il trasporto dei rifiuti urbani, e infine il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata.
La terza tematica chiave è l’emergenza casa, per la quale Sannicandro propone un incremento dell’edilizia residenziale pubblica, l’acquisizione e riqualificazione per uso abitativo di immobili confiscati alla criminalità, interventi verso le categorie più svantaggiate, in particolare per i destinatari di provvedimenti esecutivi di sfratto, locazione di immobili in comodato d’uso gratuito alle famiglie bisognose, prevenzione del fenomeno dell’occupazione illegittima di immobili di proprietà pubblica o privata, l’elaborazione di un “Piano Casa Comunale” e il censimento delle abitazioni non in uso per intervenire direttamente con acquisizione diretta, destinandoli a chi ne ha bisogno.
«Dobbiamo valorizzare tutti i nostri quartieri. Non dobbiamo pensare al centro e alle periferie in maniera differente. Dobbiamo presidiare la città con attività sociali, commerciali e con l’educazione alla cittadinanza attiva e legalità. Alle forze dell’ordine forze dell’ordine spetta la repressione. A noi tutti spetta la prevenzione» continua Sannicandro, non dimenticando gli altri temi nella sua agenda: agricoltura, volontariato, edilizia.
Temi che nella prossima settimana affronterà con i diretti interessati. Martedì, annuncia, incontrerà architetti e ingegneri. Giovedì gli agricoltori e gli artigiani e venerdì le associazioni di volontariato.
«In questi incontri ognuno potrà esporre la sua idea. Poi ci sarà una sintesi. In questo modo stileremo tutti insieme il programma partecipato» conclude, ribadendo quanto detto più volte già in passato, a proposito della spaccatura del centrosinistra bitontino: «Noi siamo il vero centro sinistra di Bitonto che ha a cuore il destino di tutti i cittadini bitontini».