“Dal momento in cui i medici di base possono fare richiesta di tampone molecolare ai propri pazienti, la domanda ha nettamente superato l’offerta della asl Bari e questo ha creato delle criticità. Molte richieste sono evase e si accumulano sempre di più le liste di attesa per ottenere il tampone tanto che la piattaforma Giava è in tilt”.
Sono le parole del dott. Gaetano Bufano, presidente bitontino dei medici di base, all’indomani della lettura dei dati Asl del 1 febbraio sulle richieste di tamponi tramite la piattaforma Giava.
Nella provincia di Bari, si sono registrate 470 disponibilità di agenda dell’Asl, 613 appuntamenti confermati, 179 cancellati, 118 le richieste scartate, 188 casi di non risposta, 31 di persone errate, 169 errori d’agenda, 4 esclusi dalla piattaforma Giava, su cui in totale sono arrivate 1602 richieste.
A giudicare anche solo dagli ultimi dati del 1 febbraio, allora, si riscontra come la domanda di appuntamenti sia molto più alta dell’offerta degli appuntamenti a disposizione.
“Questo nasce dal fatto che ora i medici di base possono tracciare i pazienti Covid positivi e dimostrano che i servizi di igiene pubblica non erano in grado di monitorare il fenomeno della diffusione del virus”, continua il dott. Bufano.
“Ora sono stati spiazzati da una risposta che i medici di base hanno dato e non sono in grado di organizzarsi per aumentare la possibilità di effettuare più tamponi molecolari. Questo sta creando una serie di criticità che non riescono a risolvere. Occorre aumentare e riorganizzare l’offerta”.
Ma soprattutto occorre “Chiedere anche a Bitonto il drive-in o drive -through -ha concluso il dott. Bufano-. Ho fatto la mia richiesta al sindaco Michele Abbaticchio che ritiene che non sia necessario, al direttore del distretto socio sanitario n.3, la dottoressa Rossella Squicciarini che ha inoltrato, credo e spero, alla direzione generale della asl; nonché all’ex consigliere regionale Domenico Damascelli. Non so a chi altro dirlo”