Un Consiglio comunale relativamente breve, circa due ore, per dare il via libera a un provvedimento che vuole proiettare Bitonto nel futuro: il Piano della mobilità ciclistica e ciclopedonale.
La prima assise dopo la lunga pausa estiva non ha regalato scintille, particolari polemiche e colpi di scena, anche perché l’ordine del giorno, per giunta neanche affrontato per intero, non si offriva a tali situazioni.
L’unico punto degno di nota e di rispetto era, appunto, quanto sopra detto.
Via libera al Biciplan cittadino. Secondo l’assessore alla Mobilità sostenibile, Rosa Calò, il Piano della mobilità ciclistica e ciclopedonale “è, in pratica, il Biciplan della città di Bitonto. Si inserisce in uno studio di settore del più ampio Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums), senza dimenticare il Piano urbanistico generale (Pug) e quello delle Azioni di energia sostenibile (Paes)”. E si rende necessario – ha aggiunto – anche per il finanziamento della velostazione che sorgerà nella stazione centrale di via Matteotti delle Ferrovie del Nord barese.
Ma cosa vuole essere questo Pmcc? “Sviluppare – si legge – un ecosistema di infrastrutture e azioni che sviluppi la ciclabilità urbana. Questo, creando, un sistema di piste ciclabili a scala urbana che connetta le parti strategiche della città e i principali attrattori, connettendosi poi con i tracciati previsti a scala territoriale fino a raggiungere gli abitati delle due frazioni”.
Una rivoluzione sotto tanti aspetti, insomma, prima di tutto culturale. E un segno di una città, bloccata da anni, che, almeno nelle intenzioni, intende diventare “smart” e in linea con i principi della Unione europea.
Il Piano ha trovato l’apprezzamento da parte di tutto l’emiciclo. L’unica voce fuori dal coro è stata quella di Francesco Scauro (Partito socialista), che ha ricordato che in città esiste una pista ciclabile da brividi: quella che da via Galilei si estende fino a via Berlinguer.
L’ex assessore, dunque, ha deciso per l’astensione al momento della votazione, nonostante la moral suasion portata avanti proprio da Calò.
Genova, Mezzapesa, e abusivi. Il resto della seduta ha visto due minuti di silenzio (uno per Genova e l’altro per il militare di origini bitontino morto qualche giorno fa in Veneto), Francesco Brandi (Città democratica) che ha ricordato la triste e difficile situazione di quella famiglia che occupa (abusivamente) gli immobili adiacenti al liceo “Carmine Sylos”, chiedendo attenzione ai minori lì presenti (ha ricevuto risposte rassicuranti dal sindaco Michele Abbaticchio e dall’assessore al Welfare Gaetano De Palma). Menzione di merito per i successi di Pippo Mezzapesa e Vito Palmieri, e Cosimo Bonasia (Insieme per la città), che ha chiesto, ancora una volta, celerità sulla Commissione paesaggistica.
Disco verde, con 15 favorevoli e 8 astenuti, anche all’aggiornamento del Piano delle alienazioni.