Dopo la lunga e
convergente discussione sul Piano sociale di zona, i lavori del Consiglio
comunale sono continuati in un clima abbastanza sereno, anche perché con il
passare dei minuti l’aula si svuotava sempre più.
Regolamento
commissione mensa. Anche questo
provvedimento non incontra particolari intoppi ed è votato all’unanimità, vista
anche l’ampia condivisione con cui è stata affrontato in IV Commissione
consiliare.
Unica voce fuori dal
coro è Carmela Rossiello (Forza Italia) che, seppur condividendo il
provvedimento, non lesina alcune perplessità. Si domanda, per esempio, perché
non venga istituito un regolamento ad hoc per il servizio mensa e non solo per
la commissione, e si interroga se i famigerati corsi di educazione alimentare
che la ditta appaltatrice della refezione (Pastore, ndr) si era promessa di
fare a genitori, docenti e alunni, siano mai partiti. In realtà non si vede
ancora l’ombra.
Di nutrizione parla
anche Franco Natilla (Partito democratico) che chiede se non sia opportuno
istituire la figura del nutrizionista.
«La Commissione
svolgerà un ruolo propositivo e di controllo e ha funzioni di
supporto per il miglioramento della qualità del servizio offerto – ha
risposto l’assessore alla Pubblica Istruzione Vito Masciale – e la scelta operata è il segno dell’attenzione che
questa amministrazione riserva alle esigenze delle famiglie e della scuola». Sul nutrizionista, poi, l’ex Pd promette che «nella prossima stesura del capitolato della gara
d’appalto per la refezione mensa si implementerà la figura dell’esperto
nutrizionista, in quanto il menù deve tener conto delle necessità nutrizionali
specifiche per l’età del bambino, e la scelta dei pasti non può prescindere dal
gusto dei bambini per cui verranno scelti cibi che a parità di ingredienti sono
più graditi».
Secondo Giuseppe Fioriello (Italia dei Valori), invece,
il regolamento è un notevole passo in avanti «perché darà un risvolto storico al servizio di
refezione». Il provvedimento recepisce anche l’emendamento di
Gaetano De Palma (Partito democratico), che riesce a far passare l’inserimento,
nella commissione, di un rappresentante dei genitori proveniente dalle
frazioni.
Variante Piano regolatore. Dopo tempi biblici, torna in Consiglio un qualcosa attinente con il
Piano regolatore generale. In particolare, viene riportato a galla il
provvedimento (abortito già con la precedente amministrazione ma bloccato per
una serie di cavilli) che mira a modificare il regime
di intervento nelle zone F (aree destinate a infrastrutture ed impianti
di interesse pubblico) per far si che, non solo il Comune, ma anche un privato,
possa presentare progetti di lottizzazione. Il problema è che sulla questione,
nel giugno 2012, l’ex dirigente dell’ufficio Urbanistico Mario Granieri, fece
notare che, trascorsi 5 anni dalla data della zonizzazione, scade il vincolo
per le zone F ed è necessaria un’altra zonizzazione. Quindi il provvedimento
non potrebbe essere attuato.
Il suo successore, Sangirardi non è d’accordo, perché il vincolo di 5 anni non
si avrebbe, ma nasce soltanto dalla data dell’esproprio dell’area. E, dopo
l’esproprio, passati 5 anni senza la realizzazione dell’opera a cui la zona F è
destinata, il vincolo decade. Ma il Comune non ha ancora attivato le procedure
di esproprio, pertanto le aree rimangono nella disponibilità dei proprietari.
Se Francesco Toscano (Udc) ha espresso forti
perplessità, Natilla ha sostenuto che «sull’obiettivo
di facilitare il contributo dei privati, negli interventi previsti nelle zone
F, siamo d’accordo. Il problema riguarda la procedura per raggiungere questo
obiettivo. Per noi ha bene osservato Granieri, quando ha osservato
l’illegittimità di un piano adottato dopo la scadenza del quinto anno di
efficacia del vincolo. Il Comune dovrebbe ripianificare le aree, ma l’ultima
parola sulla questione spetta sempre alla Regione, che magari potrebbe vanificare
i nostri sforzi». La posizione del
piddino è anche condivisa da Paolo Intini.
Dopo la breve sospensione chiesta da Francesco Mundo (Partito socialista
italiano), il sindaco Michele Abbaticchio ha proposto e ottenuto il rinvio per
discutere meglio la questione tenendo conto delle osservazioni avanzate
dall’opposizione.