E bilancio
consuntivo fu.
Dopo l’infelice farsa andata in scena a Palazzo Gentile
il 18 maggio, nell’aggiornamento della seduta di Consiglio comunale, prevista
per ieri, il rendiconto di gestione è stato finalmente discusso… e neanche
tanto, date le consolidate abitudini dell’assise.
All’appello delle 16.30, infatti, a balzare subito agli
occhi è l’assenza dell’intero gruppo
piddino. Per la minoranza unici presenti Christian Farella (Indipendente) e Francesco Toscano (UDC), presto raggiunti dai forzisti Domenico Damascelli e Carmela Rossiello e dal neoconsigliere Giuseppe Maiorano (Lista Intini).
Dato per letto il provvedimento, è subito il turno
dell’assessore al ramo, Michele Daucelli.
“TASI
all’1,5%, cuneo fiscale del 4 per mille, aumento delle agevolazioni TASI,
tassazione più bassa rispetto ai Comuni viciniori” i
punti sottolineati nel suo rendiconto. Ma la relazione lampo non convince
l’opposizione.
«La
campagna elettorale rende il rendiconto più rapido. In due minuti hai detto
solo ciò che faceva comodo» accusa Farella, segnalando le
inesattezze evidenziate nel parere del Collegio dei Revisori. «Il corposo avanzo di amministrazione è
sintomo di mancanza di programmazione» continua.
«Come
può passare sotto silenzio la tassazione al massimo? La politica ha mortificato
i cittadini» è invece il commento di Toscano che segnala,
altresì, i tagli sul sociale e le sue proposte mai prese in considerazione.
«Siamo
arrivati al consuntivo 2014, il terzo dell’amministrazione, ed è giusto che sia
fatto un consuntivo politico e amministrativo –
pungola Damascelli –. Gradiremmo che ogni
assessore spieghi cosa ha fatto nel 2014 per il bene comune, e il sindaco, a
conclusione, spieghi cosa ha fatto l’amministrazione in due anni e mezzo:
interventi ordinari, azioni concluse o programmate». Per il forzista,
inoltre “gli indici di bilancio sono
chiarissimi”: il Comune ha
operato una pressione fiscale superiore al necessario per coprire i tagli
imposti dal governo centrale e si è servito di quegli introiti per incrementare
capitoli non necessari alla vita della città.
Parsimonia e tagli degli sprechi gli ingredienti
consigliati dal candidato alle regionali: «In
questi tre anni nulla è cambiato, anzi è peggiorato. L’auspicio è che negli
ultimi due anni si faccia mea culpa e si realizzino iniziative. Ad ora non
abbiamo programmazioni o idee di sviluppo del territorio».
Appunti sul bilancio arrivano anche dagli scranni della
maggioranza. «Dobbiamo migliorare nella
spending review, – segnala infatti Giovanni
Ciccarone (Progetto comune) – limitando
la spesa in alcuni capitoli come quello sulla telefonia. Bisogna risolvere o
quanto meno discutere sul contenzioso». Perplessità anche sulla questione
“residui”, chiarita dall’assessore Daucelli:«Si tratta di piccole differenze di residui che vanno eliminate ma non
inficiano sul bilancio».
Il neo consigliere Maiorano, invece, pone l’accento sui
5mila euro per oneri sociali per consiglieri, da eliminare secondo la legge del
2014. «Perché non sono stati spostati?».
Per la dottoressa Nadia Palmieri solo un artificio tecnico per ridurre la spesa.
Concluse le dichiarazioni di voto, ecco allora la
votazione vera e propria: con soli 5
contrari (Farella, Toscano, Damascelli, Rossiello, Maiorano) e 13 voti a favore (Abbaticchio,
Palmieri, Ricatti, Pafetta, D’Acciò, Ciccarone, Modugno, Febbrile, Rutigliano,
Patierno, Cuoccio, Masciale, Carelli) il bilancio
consuntivo è approvato.