«Abbiamo
una madre di tre bambini finita al cimitero e non riusciamo a trovare 64€ di
bolli da mettere per una convenzione». A queste durissime parole
del consigliere Franco Mundo (PSI) si
sono rotti gli equilibri di un consiglio comunale che si prevedeva senza
particolari esasperazioni polemiche. E non si è fatta attendere la replica feroce del sindaco Michele Abbaticchio che, in un
confronto urlato col consigliere Mundo, ha costretto alla sospensione
temporanea della seduta. Ma riavvolgiamo i nastri della polemica.
Scontro
Mundo-Abbaticchio. La convenzione citata dal consigliere di
opposizione riguarda un accordo che «il
Comune avrebbe dovuto stipulare per poter garantire consulenza legale a titolo
gratuito per le famiglie indigenti». I 64€ a cui ha fatto riferimento
sarebbero i costi dei bolli da apporre per poter validare la convenzione e
quindi far partire questo specifico servizio. Il consigliere socialista ha poi
sottolineato in consiglio come ci siano situazioni gravi in città per le quali
l’assistenza legale gratuita offerta dal Comune sarebbe vitale. Ed è in questo
contesto che Mundo ha alluso al femminicidio di Maria Grazia Cutrone,
adombrando una responsabilità indiretta del Comune, colpevole, a suo dire, di
non aver fatto ancora partire il servizio.
La risposta del sindaco non
si è fatta attendere: «Sono state dette
cose indegne dal consigliere Mundo» ha urlato Abbaticchio, bollando
l’intervento dell’ex-consigliere di maggioranza come «un’opera di speculazione politica vergognosa». Il sindaco ha
precisato poi ai nostri taccuini come la convenzione sia stata «stipulata settimane fa e che il servizio è già
partito, tanto che l’avvocato sta già lavorando nell’ufficio dei servizi
sociali». Quindi ha ribadito la rabbia provata per «l’accostamento con Maria Grazia Cutrone, che nulla c’entra con il
patrocinio gratuito del Comune a difesa dei consumatori».
Per il resto, la seduta è
stata aperta dal sindaco che ha voluto ricordare la Giornata della Memoria, per la quale è stato osservato un minuto di
silenzio, mentre le bandiere del Municipio sono state posizionate a mezz’asta.
Emergenza
neve. Alla presenza di 20 consiglieri su 25 (assenti Gala, Masciale, Ciccarone, Natilla, Toscano), la prima parte del consiglio si è concentrata attorno
all’encomio rivolto a tutti i
volontari e le associazioni per il lavoro svolto durante l’emergenza neve, con
particolare riferimento alle forze della Polizia Municipale e della Protezione
Civile, rappresentate rispettivamente dal comandante
Gaetano Paciullo e dal responsabile
tenenteMichele Perrulli.
Al ringraziamento bipartisan
si sono aggiunte anche delle critiche,
rivolte soprattutto ad una mancata
efficienza degli enti sovracomunaliper la gestione dell’emergenza, pur nella sua eccezionalità storica. Per Christian Farella (Gruppo Misto) «manca un accordo fra enti periferici e enti
sovracomunali, soprattutto nel segno della prevenzione e della programmazione»,
mentre Francesco Paolo Ricci (Pd) parla di «operazione
verità», auspicando che siano individuate le responsabilità di chi, alla
Protezione civile o alla Prefettura, «ci
ha lasciati in balìa dell’impegno di pochi», ricordando che «c’era l’esercito che poteva essere
impiegato sin da subito».
Per Carmela Rossiello (Fi) sarebbe opportuno effettuare delle
ricognizioni per valutare i danni
all’agricoltura, che hanno poi provocato un aumento dei prezzi, augurandosi
che sia chiesto lo stato di calamità naturale. Il consigliere comunale e
regionale Domenico Damascelli (Fi)
ha invece bacchettato Abbaticchio, vicesindaco della Città Metropolitana, per l’immobilismo dell’ente, sottolineando
l’inefficienza della gestione neve anche da parte della Regione.
Caso
Fioriello. Ricci (Pd) è poi intervenuto nuovamente sul
caso Fioriello, l’ex-assessore
dimessosi qualche giorno fa, attaccandolo su due fronti: innanzitutto
sull’autosospensione, un istituto giuridico inesistente, quindi sulla scarsa
trasparenza che, a detta di Ricci, sarebbe stata solamente rivendicata a
parole, non nei fatti. Il riferimento è alla presunta condanna per commercio di
merce contraffatta, categoricamente smentita da Fioriello in un’intervista
rilasciata ad una testata locale.
Ed è su quest’ultima che si
è concentrato l’intervento di Ricci, che ha ricordato come l’assessore non abbia
ancora acconsentito a divulgare il proprio casellario giudiziale in possesso
del segretario generale, mentre ha diffuso ampiamente sui social network un
altro in cui risulta pulito. I certificati richiesti da privati infatti, come
ribadito anche dal segretario generale, sono differenti rispetto a quelli
acquisiti dalla pubblica amministrazione, nel senso che sono più generici e non
segnalano tutti i dati in possesso del Ministero della Giustizia.
Quelli acquisiti dalla
pubblica amministrazione riportano tutto, anche i casi in cui la condanna c’è
ma, o per il beneficio della non menzione o per altre eccezionalità, non
compare sul casellario giudiziale richiesto dal privato. Il segretario generale
non può divulgare il contenuto di questi certificati, se non previo consenso
del diretto interessato, mentre è obbligato ad intervenire se individua delle
condanne che sono motivo di incompatibilità con la carica assessorile.
Il consigliere Ricci
pertanto ha chiesto «a Fioriello
l’esibizione di quel casellario giudiziale. Se è sbugiardato,– ha continuato
– si tratterebbe dell’ennesimo esempio in
cui si prende in giro l’istituzione comunale». Il piddino ha colto poi
l’occasione per attaccare anche il sindaco Michele Abbaticchio: «Anche per la tua funzione di vicepresidente
di Avviso Pubblico, se ci dovesse essere una condanna (in riferimento a
Fioriello, ndr), l’ex assessore dovrebbe essere lontano 1000 miglia dal Comune».
Altri
interventi. Franco Mundo ha criticato aspramente
l’amministrazione per la spesa di 2.500€ per i porta-cicche, invitando ad
assumere provvedimenti che obblighino le attività commerciali a disporre di
portacenere all’ingresso.
Nella seconda parte del
Consiglio si è passati ai debiti fuori
bilancio e alla nomina dei membri della Commissione Toponomastica, composta dal sindaco, dal funzionario
del servizio demografico e da 6 consiglieri: due (uno di maggioranza e uno di
minoranza) per ciascuna delle Commissioni consiliari permanenti che tra le loro
competenze hanno i seguenti servizi: Demografico, Territorio (Urbanistica e
Viabilità), Cultura. Per il servizio demografico sono stati individuati Farella e Carelli, Cuoccio e Mundo comporranno la commissione
Territorio, mentre nella commissione cultura ci saranno D’Acciò e Toscano.