Che il Consiglio comunale di ieri non si sarebbe svolto, o che avrebbe avuto importanti sorprese, lo si è capito fin dal principio.
Da quando, la forzista Carmela Rossiello ha chiesto di anticipare il secondo dei due punti all’Ordine del giorno. Quello, voluto da ben 16 consiglieri, tra maggioranza e opposizione, che vedeva la discussione sulla situazione finanziaria, economica e patrimoniale dell’Azienda servizi vari, soprattutto alla luce del bilancio 2017 chiuso in perdita.
La sua volontà, però, è respinta dalla maggioranza e recepita soltanto dalla minoranza. Non è passata, quindi.
È il segnale che qualcosa accadrà.
Il bilancio 2017? Non s’ha da parlare… Le intenzioni della maggioranza sono state esplicitate da Giuseppe Santoruvo, capogruppo di “70032-Città in movimento”. Rimandare la discussione alla luce degli elementi integrativi sulla questione che il sindaco Michele Abbaticchio ha mandato, tramite mail, a tutti i consiglieri una settimana fa. Elementi che quella parte dell’emiciclo vuole analizzare e approfondire, ma serve tempo. Almeno 30 giorni.
Tutto questo nonostante il Bilancio 2017 dell’Asv debba essere approvato nella giornata di oggi.
La maggioranza ha abbandonato l’aula, dunque, lasciando soltanto la giunta e l’opposizione. Che ha fatto emergere subito il proprio disappunto. Carmela Rossiello ha parlato di “un fatto deprecabile sotto tutti i punti di vista”. Emanuele Sannicandro (“Insieme per la città”), è convinto che “quello successo oggi (ieri, per chi legge) non ha precedenti”, ed è tornato a sottolineare l’illegittimità dell’amministratore unico Vincenzo Castellano, in regime di prorogatio ormai da tre anni. Situazione, questa, smentita ancora una volta proprio dal primo cittadino.
Pesante anche il giudizio di Michele Daucelli. Ha additato al sindaco la responsabilità degli ultimi tre anni in rosso della partecipata. Ha fatto notare che i Revisori dei conti si sono già espressi tre volte negli ultimi mesi sui conti Asv. E ha passato in rassegna alcuni aspetti dell’ultimo esercizio finanziario, quello 2017, appunto. Due, in modo particolare. Da un lato, la perdita di 285mila euro su Cerveteri – Azienda servizi vari lì gestisce la raccolta rifiuti, con Porta a Porta totale – a fronte di un investimento pari a 2milioni di euro. Dall’altro il credito di sofferenza di 250mila euro nei confronti della Camassa ambienti, la società con cui Asv ha fatto l’associazione temporanea di impresa (Ati) proprio per la città romana. Credito – ha fatto notare il due volte assessore al Bilancio – al momento congelato.
E, nel frattempo, anche l’opposizione ha lasciato l’aula.
“La gestione è ok”. Di diverso parere è stato Giuseppe Pasculli, direttore generale dell’Azienda servizi vari che, rispondendo a precise domande di Abbaticchio, secondo cui “la gestione è assolutamente in linea con quelli che sono tutti gli aspetti di un’azienda partecipata”. E, sui presunti 300mila euro di debito su Cerveteri, ha spiegato che sono frutto di un maggiore investimento, inizialmente non previsto e non ancora coperto contrattualmente, dovuto alla presenza di un numero maggiore di utenze domestiche rispetto a quelle previste nel contratto, ed è una somma che va a incidere sulle perdite e non sulla cassa. E che sarà recuperata nell’anno in corso. Proprio per questo, allora, il sindaco chiederà oggi ai soci di non ripianare quelle perdite.
L’assise, in pratica, è finita qui, perché Cosimo Bonasia, nel frattempo rientrato, ha chiesto la verifica del numero legale. Che non c’era, perché presenti erano soltanto in tre.
La campagna elettorale è finita”. “Io mi astengo dal fare commenti sul comportamento dei consiglieri – ha sottolineato ancora il primo cittadino alla stampa a fine seduta – perché la mia maggioranza risponderà alle accuse di mancanza di dignità, ma faccio soltanto presente che tutta l’amministrazione comunale era presente, con il direttore Pasculli, per ascoltare eventuali quesiti dell’opposizione, ma è stato più uno sfogatoio contro la mia persona che tutto il resto. La campagna elettorale è finita, e quindi non devono temere me ma pensare alla città e alla comunità e alle strategie future”.