Le emozioni sono irrefrenabili, fuoriescono quando le parole non servono più e non avere il controllo è la miglior cosa per vivere.
Lasciarsi andare non significa essere deboli, ma correre il rischio di provare la felicità, con i suoi pro e contro, ed essere umani, anche se può far paura.
E’ questo il messaggio che continuano a trasmettere i ragazzi di Okiko the Drama Company quando calcano il palcoscenico del Teatro Traetta. Ieri e avantieri, lo hanno confermato andando in scena con “Bride, cuore di farfalla”.
Si tratta di una commedia scritta e diretta dal regista Piergiorgio Meola, affiancato, durante lo spettacolo e nella vita, da Stefania Sannicandro, Michele D’Amore e dalla nuova e promettente componente della compagnia Valeria Summo che hanno reso realizzabile tutto quanto è stato progettato da circa sei mesi.
Il Teatro si è tinto di rosa e bianco per un matrimonio, anzi due, quelli di Sara (Teresa La Tegola, che ha avuto un gran debutto da protagonista) e di Armand (Giuseppe Visaggi), Damon (Manu Licinio) e Nina (Rosa Masellis).
Sette cuori di farfalla, insieme a quelli dell’amica fidata Jane (Alessia Ricciardi) e del suo sorprendente “colpo di fulmine”, un motociclista (Piergiorgio Meola), della mente di Sara (Angela Ubaldino, che ha avuto il compito di riportare a galla i sentimenti del passato del personaggio attraverso una sintonica e perfetta gestualità).
L’amore, anche quello che unisce nell’amicizia, rende vulnerabili, nasconde segreti e mette di fronte a delle scelte come nel caso di Sara, Jane e Nina.
Tre ragazze che hanno vissuto gli anni ’90 e son cresciute insieme sfidando i cambiamenti e i “piccoli problemi di cuore”, come quelli dettati dal ritorno di un ragazzo del passato, Damon, il primo amore di Sara e poi marito di Nina, che da lui aspetta un bambino.
La storia è stata ambientata nei giorni nostri e ciascuno degli spettatori probabilmente avrà ritrovato se stesso in uno dei protagonisti, che hanno subìto un’evoluzione sul palcoscenico.
L’ingenuità di Nina, quell’amica sempre oberata di impegni per la sua vantata carriera lavorativa, è stata la chiave di volta della storia perché è quanto l’ha portata a commettere degli errori e ad ottenere il perdono della sognatrice, stralunata, briosa ragazza dai sani valori Sara e della schietta, fedele, forte Jane.
Della stessa cosa si è confermato capace il maturo promesso sposo Armand, un sognatore e lavoratore, quel ragazzo che dona sicurezza e non ha paura di mostrare le sue emozioni al contrario di Damon, che lo ha fatto solo dopo essersi nascosto per del tempo dietro la maschera del “belloccio di turno”.
Un gioco di luci e note musicali ha concretizzato gli effetti del tempo sui sentimenti in una particolare cornice: delle farfalle sullo sfondo che assomigliavano a degli origami e l’interno di una casa, il cui divano, al centro di tutto, ha rappresentato il simbolo dell’unione.