È ufficiale.
Sarà Michele Emiliano a
raccogliere l’eredità di Nichi Vendola e a guidare la Regione Puglia fino al
2020.
A sancirlo è stato il 51% degli elettori pugliesi che ha scelto l’ex
sindaco di Bari come nuovo governatore. Un esito prevedibilissimo, del resto,
anche a causa della spaccatura del centrodestra che, tuttavia, anche unito non
avrebbe raggiunto il candidato di centrosinistra.
Ma le regionali pugliesi
2015 si sono contraddistinte anche dall’alto astensionismo (quasi un elettore su due non ha votato) e per il successo del Movimento 5 Stelle che,
con oltre il 18% dei voti, ha superato di poco la coalizione a supporto di
Francesco Schittulli (Movimento Schittulli, Oltre con Fitto, Fratelli
d’Italia).
Entra così nel consiglio regionale, come primo candidato presidente
non eletto.
Deludente, invece, l’esito
per Adriana Poli Bortone, candidata per Forza Italia, Noi con Salvini, Pli e
Puglia Nazionale, che raggiunge solamente il 14%, donando al dissidente
Raffaele Fitto una vittoria all’interno della faida intestina del centrodestra.
Irrilevanti, invece, i
risultati per i restanti tre candidati: Michele Rizzi (Alternativa Comunista),
Gregorio Mariggiò (Verdi) e Riccardo Rossi (L’Altra Puglia) che, insieme, non
raggiungono il 2%.
Un esito che si rispecchia
anche nel voto di Bitonto, dove a votare è andato il 47% della popolazione.
Emiliano ha ottenuto 10231 voti, seguito dalla Laricchia con 4864. Nel
centrodestra la Poli Bortone ha superato l’avversario fittiano con 3207
preferenze contro 2234. Un risultato che non è certamente bastato a ribaltare
il negativo esito regionale. Gli altri tre aspiranti presidenti si fermano a 67
voti (Rizzi), 58 (Mariggiò) e 144 (Rossi).
Per quanto riguarda le liste, invece, la più suffragata è stata quella del M5s, seguita dal Pd, mentre a
livello regionale è il contrario. Seguono Forza Italia, Noi a Sinistra, La Puglia per Emiliano e Movimento Schittulli.
Come è andata invece per i
candidati consiglieri concittadini? Successo per Domenico Damascelli (Forza
Italia) che entra, unico a Bitonto, in consiglio regionale raccogliendo 3828 voti
(1903 qui).
Il candidato più suffragato in città è comunque Michele Daucelli (Noi a
Sinistra per la Puglia), con 1932 preferenze a Bitonto e 2292 totali, che,
tuttavia, non accede in via Capruzzi in quanto secondo
dei non eletti.
Buon risultato, nel Movimento 5 Stelle, per Giuseppe
Cannito (1405 voti cittadini e 1899 totali), che tuttavia ha pagato la presenza
in lista dell’omonimo Michele Cannito, vedendosi così annullare diversi voti.
Purtroppo è fuori dal consiglio.
Niente da fare anche per Vito Palmieri (La Puglia per Emiliano), che rimane alla presidenza del consiglio
comunale, con i suoi 977 voti bitontini e 1656 totali, e per Grazia Scaraggi (Movimento Schittulli) che conquista 836 preferenze, di cui 333
a Bitonto.
Nella stessa lista, non così suffragata, invece, l’ex consigliere
comunale Ezia Di Carlo scelta da soli sei elettori, nessuno a Bitonto.
In “Oltre con Fitto” Ottavio Morea raccoglie 86
suffragi, mentre Francesco Izzo di Fratelli d’Italia si ferma a 43. Infine,
in
Popolari per l’Italia, Stefano Presicce guadagna 59 voti, mentre Mariano Rubinisolo 17.