“Un polverone, un gran (s)parlare istituzionale per il solo fatto che qualcuno abbia proposto all’Amministrazione comunale di illuminare qualche strada con ‘quattro luci’. Una proposta che è stata formulata poiché a chiedercelo sono stati solo i cittadini”. È quanto scrivono in un comunicato stampa i referenti di centrodestra di Onda Civica, Bitonto di destra, Lega Salvini premier e Bitonto Futura.
“La proposta – scrivono – ha svegliato l’amministrazione e i fan” che hanno tirato fuori parole come “odio, populismo, antipolitica”. In realtà “hanno tirato fuori le misure a sostegno del sociale” e a “sostegno delle imprese”, ma quando “saranno resi pubblici gli atti” dimostreranno che “da Palazzo Gentile arrivano solo briciole e sostegni irrisori. Persino i bonus alimentari saranno distribuiti solo dopo il 1° gennaio, da quanto apprendiamo a feste natalizie concluse”.
“Ora sappiamo che i nostri amministratori – aggiungono – a ben più gravi criticità e problematiche sollevate da tempo, preferiscono rispondere solo su questioni da quattro… luci”.
Infatti, non è mancata la risposta del sindaco Michele Abbaticchio sui social: “Il centrodestra afferma che li abbiamo accontentati. Vorrei scusarmi, ma non è così. Mi avevano chiesto luminarie natalizie, purtroppo molto costose. Abbiamo devoluto quei fondi per assistenza sociale e abbiamo optato per una proiezione sul nostro bellissimo Torrione con un quarantesimo del costo. Se però sono contenti ugualmente, lo siamo anche noi: a Natale sono più buoni anche con me”.
L’amministrazione, sempre secondo il centrodestra, tace “su altre questioni tirate in ballo”. Prima tra tutte quella relativa alla criminalità organizzata che “un giorno è sconfitta con ‘l’occupazione del territorio’” e poi diventa “un fenomeno da combattere e contrastare”. Questo rappresenterebbe “un evidente stato confusionale” e un “inarrestabile declino politico e di consenso”.
Segue la mancata risposta relativa al “cumulo giuridico delle sanzioni per omesso/parziale versamento TARI/TASI/IMU? E l’ingombrante silenzio sulle sorti dell’A.S.V. SPA in liquidazione e le conseguenze in termini di costi (le ‘esequie’ dell’ASV SPA costeranno qualche milione di Euro!). Quali le ragioni della liquidazione della A.S.V. SPA, piuttosto che l’assoggettamento della stessa partecipata alle procedure di concordato? E sull’eccessiva esosità della Tari? Per quale singolare e tenebrosa ragione le sole spese generali del piano finanziario TARI del Comune di Bitonto ammontano ad oltre 500.000,00 annue in più rispetto a quelle del Comune di Molfetta? Sulla riduzione della Tari 2020 non già al 25%, bensì al 40% e 50% per gli esercizi che hanno dovuto abbassare le saracinesche per i lockdown? Almeno per questo “maledetto” 2020 non era fattibile uno slittamento della scadenza IMU, ovvero una variazione al regolamento IMU onde evitare l’applicazione delle sanzioni per omesso/tardivo pagamento?”.
Onda Civica, Bitonto di destra, Lega Salvini premier e Bitonto Futura definiscono tutto ciò un silenzio “ingombrante, tenebroso e conveniente” e “fa specie – concludono – che chi pretenda di difendere l’indifendibile o è qualche esponente della Giunta oppure è qualche forza politica che non ‘sostiene’ la stessa maggioranza in Consiglio Comunale poiché priva di rappresentanti in quella sede”.