Sei suggestive foto del 4 novembre 1921 a Bitonto, scattate da Michele Peragine, raccolte dal Ministero della Guerra e conservate nell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, sono state ritrovate dal prof. Nicola Pice. L’ex sindaco le ha presentate ai concittadini nell’ambito della manifestazione “Tra memoria e passione”, organizzata dal comune in collaborazione con l’associazione “Delle Cese”, per ricordare la traslazione della salma del Milite Ignoto a Roma. «Quel giorno, di 100 anni fa, moltissime persone silenti e meste si ritrovarono per rendere un estremo saluto a quel corpo senza nome – ha raccontato Pice -. Una folla imponente attraversò anche le strade di Bitonto in onore di un feretro che generava una identità collettiva fatta di emozioni condivise. Anche a Bitonto, come in tante luoghi d’Italia, un rito funebre marziale si apriva ad una coreografia simbolica in grado di raccogliere l’intera comunità attorno alle proprie istituzioni». Alla manifestazione in città parteciparono tutte le associazioni locali, dagli impiegati alla cooperativa dei muratori, dalla lega fornai all’organizzazione degli ortolani, falegnami e negozianti di tessuti, ma anche le vedove, le madri e i parenti dei morti in guerra: il ricavato di una lotteria fatta durante la guerra fu distribuito a 15 orfane di guerra, tra le più povere, con un libretto postale di risparmio del valore di 75 lire. Una giornata particolare, dunque, che non lasciò indifferente nemmeno l’allora 19enne pittore bitontino Francesco Speranza: «Con il cuore ancora sanguinante per la morte eroica del fratello Michele ucciso nove anni prima a 23 anni sul fronte libico, volle fissare quella grande emozione avvertita in una tavoletta dipinta, che è il suo più antico documento pittorico – ha concluso Pice -. È un dipinto di una cupezza luminescente, con un colore non decorativo che rende perfettamente vibrante lo stato emotivo».