Terzo e ultimo appuntamento, stasera, con la quattordicesima edizione del Bitonto Opera Festival, uno degli eventi fissi ed imperdibili dell’estate bitontina, curato da “La Macina – Associazione socioculturale”.
Alle 20.45, nella splendida cornice dell’Anfiteatro naturale “Lama Balice” (via Burrone, 14), andrà in scena “Carmen”, opera in quattro atti diGeorges Bizet, su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy, tratta dall’omonima novella di Prosper Mérimée.
Di gran valore e qualità il cast: Patrizia Patelmo (Carmen); Ignacio Encinas (Don Josè); Carlo Provenzano (Escamillo); Margherita Pugliese(Micaëla); Sorin Draniceanu (Zuniga); Gianfranco Zuccarino (Moralès); Elena Sciancalepore (Frasquita); Moon Jin Kim (Mercédès); Antonio Pannunzio (Dancairo); Francesco Doto (Remendado). Le parti corali saranno invece affidate al Coro Lirico Giovanile “Città di Bitonto” e al Coro di Voci Bianche del Mediterraneo, guidati rispettivamente dai maestri Anna Lacassia e Teresa Tassiello.
Regia a cura del direttore artistico del BOF, Carlo Antonio De Lucia. Il maestro sarà supportato da Vincenzo Maria Sarinelli e Giulia Rivetti. A dirigere l’Orchestra Sinfonica del Bitonto Opera Festival, il maestro Leonardo Quadrini.
Le coreografie saranno curate dall’A.S.D. Art Studio Dance Emotion della maestra Lucia Saponieri, pluricampionessa, finalista ai campionati del mondo professionisti 10 danze e tecnico della Federazione Italiana Danza Sportiva.
I biglietti sono ancora disponibili, al costo di 15 euro.
Alle 19.30, prima dello spettacolo, prevista la “Cena Carmen”, una degustazione a base di piatti tipici spagnoli, al costo di 20 euro. Il momento conviviale sarà allietato dalla presenza degli artisti.
Se si acquista sia il tagliando per la cena che per l’opera, previsto un pacchetto scontato, al costo di 30 euro.
Per info e prenotazioni contattare i numeri 3391175513 e 3288930349 o inviare una e-mail a lamacinabitonto@hotmail.it, oppure recarsi nei punti vendita “Libreria Raffaello”, in via Arco Galliani 3 (Bitonto), o presso la sede de “La Macina – Associazione socioculturale”, in via Pasculli 11 (Bitonto). Inoltre, sarà attivo il botteghino dell’Anfiteatro “Lama Balice”, nel giorno dello spettacolo, a partire dalle 18.30.
Il Bitonto Opera Festival, patrocinato dalla Regione Puglia, dal Comune di Bitonto e dal Parco delle Arti, è organizzato da “La Macina – Associazione socioculturale” e dalla “Raffaello Comunicazione”, in collaborazione con l’Associazione socioculturale “Coro lirico giovanile – Città di Bitonto”, Masseria “Lama Balice”, Fondazione Villa Giovanni XXIII – Onlus, De Pinto Group, la testata giornalistica “da Bitonto”, Gruppo Intini e Associazione Michele De Pinto “Legalità e salute”.
La trama
Atto I
Siviglia, 1830. Alcuni annoiati gendarmi sono in piazza. Mentre guardano passare la gente, arriva una bella ragazza in cerca del suo fidanzato, il brigadiere Don Josè. Si tratta di Micaela, sorella adottiva del soldato che ha occhi solo per lei, come rivela a Zuniga.
Suona la campana che anticipa l’uscita dalla fabbrica delle sigaraie. Tra di loro c’è Carmen, una bella gitana che non si cura dei corteggiatori, ma vuole attirare l’attenzione di José, prima danzando poi lanciandogli un fiore e correndo in fabbrica. José lo raccoglie proprio mentre torna Micaela, che gli porta soldi e notizie della madre.
In fabbrica, intanto, qualcuno viene accoltellato e la folla incolpa proprio Carmen. È José ad arrestarla e a condurla in prigione, ma la donna riesce a convincerlo a lasciarla evadere.
Per avere mancato al suo dovere il brigadiere viene imprigionato.
Atto II
È passato un mese. Carmen è nell’osteria di Lillas Pastia e balla e canta con le amiche Frasquita e Mercedes. Zuniga cerca di corteggiarla, ma è interrotto dal torero Escamillo. Anche lui cerca di conquistare la zingara, ma lei lo respinge. Come confesserà alle amiche, Carmen è innamorata di don José, che arriva subito dopo, appena rilasciato dalla prigione.
Lì il soldato confessa il suo amore ma i due vengono interrotti da Zuniga, che esorta il giovane a tornare nell’esercito. Josè si ribella e si prepara al duello ma Carmen chiama in aiuto i contrabbandieri che li separano. Capendo che non può fare altro, José si unisce a Carmen e ai fuorilegge, fuggendo dall’osteria.
Atto III
José è diventato un disertore e vive con Carmen in montagna.
Nella nuova vita, però, è infelice. Rimpiange l’esistenza che ha abbandonato, soffre l’amarezza di sentirsi trascurato da Carmen. I due ormai litigano frequentemente e la loro relazione è agli sgoccioli.
Le carte predicono a Carmen una morte vicina. Subito dopo, non vista, entra Micaela alla ricerca di don José. Arriva anche Escamillo e l’uomo, geloso del rivale, lo sfida a duello ma vengono divisi da Carmen che ormai è conquistata dal torero.
Micaela viene trovata nascosta tra le rocce e annuncia a José che la madre è in punto di morte: egli la segue, ma giura vendetta a Carmen.
Atto IV
Plaza de toros a Siviglia, è il giorno della corrida e la folla attende Escamillo che entra trionfante nell’arena. Carmen è ormai pazza di lui ma Don José è nei paraggi.
Ignorando i consigli delle amiche Mercedes e Frasquita, Carmen lo incontra e l’uomo la supplica di tornare con lui. Agli sprezzanti rifiuti di lei, José la minaccia ma la sigaraia gli getta addosso l’anello che le aveva donato mesi prima.
La folla applaude Escamillo vittorioso mentre José, accecato dall’ira, uccide Carmen con una pugnalata e si consegna ai gendarmi.