Si è conclusa la 79ª Fiera del Levante e tra i bitontini che hanno partecipato a questa edizione ci son stati i componenti del Cenacolo dei Poeti, diretto da Nicola Abbondanza, e dei Folkèmigra di Francesco Minuti.
«La Rai e la Fiera del Levante –ci ha raccontato Nicola- hanno offerto uno spazio all’Accademia della lingua barese “Alfredo Giovine”, diretta dal presidente Felice Giovine, e “Don dialetto” di Gigi De Santis che collaborano da tempo con Francesco Minuti dei Folkèmigra e partecipano al festival della poesia “Corte dei miracoli” dalla prima edizione. Fu lì che il direttore artistico Mario Milella li gemellò con il Cenacolo dei poeti».
In virtù di questa collaborazione, «Alfredo Giovine e Gigi De Santis hanno invitato i Folkèmigra come musicisti e il Cenacolo dei poeti per, appunto, i poeti in vernacolo. Ci siamo trovati a rappresentare Bitonto alla Fiera del Levante tra gruppi di Corato, Bari, Casamassima, Noci, Bisceglie. Per altro sono gruppi che conosciamo bene data la nostra attitudine a girare in Puglia, sfociata nel progetto “Puglia in poesia” il cui sito è gestito da Umberto Ruggiero».
La poesia e la musica sono le ancelle della tradizione, in questo caso bitontina. Sono storie che si trasmettono, così, di generazione in generazione diventando patrimonio importante e risorsa da valorizzare.
Il dialetto è un espediente importante per la trasmissione originale di poesie, filastrocche e canzonette. Se le si chiedono ai nonni, infatti, te le intonano in dialetto. Proprio in virtù della sua importanza, Nicola Abbondanza ha annunciato: «stiamo progettando la Scuola di dialetto a Bitonto con la collaborazione dei Folkèmigra e il supporto dell’Accademia della lingua barese “Alfredo Giovine” e “Don dialetto”, da anni impegnata in provincia nella didattica vernacolare».
Tra i poeti bitontini presenti alla kermesse in Rai c’erano Anna Bruno con un componimento su Bitonto; Betty Saulle con i versi scritti da Peppino Ricci; Mimì Girasoli; Luciana Labianca, Luca Mercurio e Anna Fiorello con un testo di Michele Muschitiello; Angelo Farella con “U lazzaroun” dedicata al suo cane; Domenico Ferrovecchio, figlio del celebre poeta contadino Michele Ferrovecchio; Grazia Montanari con “La crisi”; Carla Abbaticchio; Michele Barone e Angela Bufano.
«Per la prima volta –aggiunge Nicola Abbondanza- ho declamato anche io una filastrocca che mi insegnò mia nonna».
I Folkèmigra sono stati il gruppo di musicisti di punta della manifestazione e ricordiamo che è composto da Francesco Minuti alla fisarmonica, Leonardo Salierno alla chitarra, Paolo Baldo al tamburello, Antonio Antonino al cayon e Francesco Tritto al mandolino.
Non hanno eseguito solo canzoni bitontine.
«Abbiamo rappresentato la tradizione musicale della nostra città –ha precisato Minuti- con tre brani: una pizzica di Bitonto, composta dal nostro gruppo; “Rotolì Rotolà”, presentata all’Expo 2015 insieme al terzo circolo Modugno-Rutigliano e che parla della dieta mediterranea; “U prime ammore”, l’inno barese per antonomasia».
Inoltre, i canti sono stati accompagnati dal ballo come quello di Francesco Minuti con la celebre Ester De Leonardis de “I Musicanti del Paese Azzurro”.