Dodici persone sono state arrestate all’alba di ieri dagli agenti della
squadra mobile di Foggia e del commissariato di Cerignola, a seguito delle
indagini per il colpo del 24 giugno, quando un commando criminale mise a ferro
e fuoco la città di Foggia nel tentativo, fallito, di assaltare il caveau della
NP Service. Per gli inquirenti, il gruppo criminale sarebbe stato composto da assaltatori
di professione, organizzati in modo paramilitare e in possesso di armi ad
altissimo potenziale di fuoco, tanto che, in seguito all’arrivo inaspettato di
una volante della polizia, i criminali ingaggiarono un conflitto a fuoco, prima
di darsi alla fuga.
Tra i dodici arrestati, cittadini residenti a Cerignola, Foggia, Orta
Nova e Bari, vi è anche un bitontino, il 46enne Vincenzo Lavacca. Due di loro
sono ai domiciliari, mentre altri due sono riusciti a sfuggire alla cattura. Sarebbero,
sempre secondo gli inquirenti, la cellula madre di una banda di professionisti
con sede a Cerignola, ma sparsi per tutto il basso Tavoliere.
Quello del 24 giugno scorso fu l’atto più eclatante e impegnativo dal
punto di vista di uomini e mezzi usati, tra cui alcuni tir e caterpillar. Ma la
banda è ritenuta responsabile anche di altri due episodi relativi ad una
tentata rapina al caveau della ditta “Cosmopol” di Avellino nel novembre 2014 e
all’assalto fallito al blindato della stessa società, lo scorso 7 gennaio,
lungo la strada che collega Avellino a Melfi. Nel covo sono state trovata
diverse armi da guerra, tra cui alcuni Kalashnikov, e un ingente quantitativo
di munizioni.