Le numerose assenze dei
consiglieri comunali hanno quasi fatto cadere il numero legale necessario per
proseguire i lavori, ieri, durante la seduta della principale assise cittadina.
Approvato il primo punto relativo ad una variazione al bilancio di previsione
2016/2018, l’intervento di Domenico Damascelli (FI) sottolinea l’assenza di
molti consiglieri di maggioranza e nota che i presenti, da soli, sono siano in
grado di approvare i punti all’ordine del giorno.
Il sindaco Michele Abbaticchio si vede
costretto a concordare. Inizia l’appello e la minoranza abbandona l’aula. Ma il
sindaco nega di aver mai chiesto la verifica del numero legale. Dopo l’ascolto
delle registrazioni, il presidente del consiglio Gaetano De Palma autorizza la
prosecuzione dei lavori. Nel frattempo raggiunge l’aula consiliare Francesco
Paolo Cuoccio (Giovani per Abbaticchio). L’opposizione protesta chiedendo una
nuova verifica senza contare il nuovo arrivato. Ma nulla. Si procede con il
secondo punto, l’approvazione della relazione sulle modalità di affidamento dei
servizi cimiteriali comunali.
Relatore è l’assessore Giuseppe
Fioriello che, sostenendo la necessità di una visione più ampia, non
finalizzata alla sola risoluzione dei problemi ma che preveda interventi
strutturali in ambito cimiteriale e introducendo un progetto di project
financing proposto da un privato, propone un emendamento per ridurre la
riduzione da tre a un anno dei bandi per l’affidamento dei servizi. Emendamento
malvisto dall’opposizione. A cominciare da Christian Farella (indipendente): «Tempistica
minima per la gestione di un servizio del genere. Quale imprenditore parteciperà
ai bandi per un solo anno? C’è il rischio di gare deserte».
Tesi condivisa anche daFrancesco Toscano (Udc) e da Francesco Paolo Ricci (Pd).
«Chi ha dato a questa
società tutti i dati relativi alla struttura comunale? – chiede Ricci – Non ho
mai visto un bando pubblico in cui, sulla base di dati messi a disposizione dal
comune, si invitano i privati a presentare progetti. È questa la trasparenza
che tanto decantate?».
«Non vorrei che sulla base
di un progetto già stabilito in partenza si possa procedere al bando di
concorso» è il timore di Franco Natilla, che viene rassicurato sulla liceità
della proposta dal segretario generale Salvatore Bonasia e dalla dottoressa Angelica Milillo, responsabile del servizio demografico, che sottolineano come
la proposta non sia stata presentata così come ricevuta dagli uffici comunali, ma controllata rivista da questi ultimi.
Francesco Mundo (Psi)
invece denuncia l’assenza di dettagli relativi a modalità e tempistica dell’affidamento
e la mancanza di una progettualità: «Nulla di sistematico è stato fatto finora.
Si va avanti risolvendo i problemi del momento. A Palombaio c’è bisogno di espropri.
A Bitonto ci sono suoli comunali a disposizione, ma non abbiamo neanche un
prontuario delle domande, dei fabbisogni, dato che manca la possibilità per un
cittadino di chiedere, da vivo, un loculo o due nel caso di coniugi».
Mancanza, del resto,
confermata anche dal segretario Bonasia, che evidenzia l’assenza, da sempre, di
un piano regolatore cimiteriale.
Si passa alla votazione.
Bocciato dalla minoranza l’emendamento proposto da Fioriello sulla riduzione da
tre a un anno degli affidamenti, principale punto di disaccordo, l’opposizione e
la maggioranza votano favorevolmente, con la sola astensione dei socialisti.
«Essendo la maggioranza
indecorosamente assente, oggi la minoranza ha deciso. Ha deciso di bocciare un
emendamento proposto da un esponente del governo. Prendetene atto» tuona
Damascelli, supportato dal resto dell’opposizione che suggerisce, tramite
Ricci, le dimissioni di Fioriello: «Molti sono assenti per non votare il tuo
emendamento. È una sfiducia nei tuoi confronti».
Si passa dunque al regolamento
comunale per le manomissioni del suolo pubblico a seguito dell’esecuzione di
lavori.
«Le imprese incaricate rispondano degli interventi effettuati, per
evitare che il patrimonio pubblico sia considerato terra di nessuno» tuona Mundo. Di qui la
proposta (approvata all’unanimità) di integrare nel regolamento una norma che
preveda la documentazione fotografica attestante lo stato dei luoghi durante e alla fine dei lavori. E mentre «Si riducono così i debiti fuori bilancio legati agli incidenti stradali» evidenzia Domenico Patierno (indipendente), mentre Damascelli, pur esprimendo parere favorevole sul
provvedimento, ricorda: «Avevamo iniziato,
durante la scorsa consiliatura, a chiedere a coloro che effettuavano dei lavori
sul suolo pubblico di rifare tutta la strada. Questa cosa per esempio è avvenuta
per via Repubblica e parte di via Matteotti. Mi auspico che si prosegua con
quel metodo utilizzato».
Il consigliere ha poi bacchettato l’attuale
amministrazione: «Corso Vittorio Emanuele
è stato asfaltato in un momento inopportuno e le conseguenze si sono viste. Il
pericolo è anche per chi va con la bicicletta, come il sottoscritto, a
differenza del sindaco che la usa solo per farsi le fotografie e poi gira nella
sua auto blu, perché ho rischiato la caduta per le
cunette, gli avvallamenti che creano difficoltà ai ciclisti.”
Alla fine delle
dichiarazioni dei consiglieri, il regolamento passa all’unanimità.