“Salvini gioca a braccio di ferro con Malta sulla pelle di oltre 600 vite umane. Dal Ministro dell’Interno ci aspettiamo una politica risoluta verso l’Unione Europea, non verso i più deboli”.
Lo affermano in una nota Federico Pizzarotti e Alessio Pascucci, rispettivamente presidente e coordinatore nazionale di Italia in Comune.
“Se tutti gli Stati d’Europa decidessero come l’Italia di chiudere i loro porti, lasceremmo morire di fame le persone a bordo di Aquarius? Sarebbe inaccettabile e inumano”, proseguono i due sindaci. Per Italia in Comune “è necessario salvaguardare prima di tutto le vite umane, che hanno l’unica colpa di cercare un futuro migliore lontano dai luoghi di disperazione. Il diritto alla vita non ha legge perché è più forte di qualsiasi legge”.
“Esprimiamo vicinanza a tutti i sindaci che in questi giorni stanno offrendo il loro sostegno e aiuto ai migranti della nave Aquarius, dando la propria disponibilità ad aprire il porto delle loro città. Italia in Comune è dalla loro parte, dalla parte delle istituzioni che lavorano ogni giorno per trovare soluzioni concrete a problemi di difficile risoluzione. Al tempo stesso, però, condanniamo con altrettanta fermezza l’assenza dell’Europa nei momenti di necessità, perché agli occhi del mondo si dimostra divisa: l’Italia non può e non deve essere lasciata sola nella gestione del fenomeno migratorio”, proseguono i dirigenti del partito dei sindaci.
“Serve una risposta corale e diretta dell’Unione, sorpassando l’attuale inefficace struttura di Frontex: è necessario pensare ad un trasferimento di competenze ad organismi UE, così da coordinare e centralizzare il salvataggio e la redistribuzione nei territori europei”.
Sulla vicenda si è espresso anche Michele Abbaticchio, primo cittadino di Bitonto e rappresentante di Italia in Comune: “Europa politicamente assente sul tema, ma la risposta non è lasciare bambini e donne a morire a due passi da noi. I sindaci e le comunità intanto non vengono ascoltati per proposte operative: anche su questo c’è divisione?”