Nessun dietrofront. Nessuna rinuncia alla
candidatura. Anche perché «se tutti i territori in grado di garantire
la elezione chiederanno la mia disponibilità, devo necessariamente
offrirla».
Il sindaco Michele Abbaticchio risponde alcapogruppo del Partito democratico, Francesco Paolo Ricci, che ieri lo aveva
invitato a fare un passo indietro rispetto alla sua candidatura per il
Consiglio metropolitano del 12 ottobre (e non più il 28 settembre come
inizialmente previsto).
«Mi spiace particolarmente che questo
intervento, peraltro sostanzialmente
identico al consigliere di Forza Italia Domenico Damascelli, sia di un
consigliere di centrosinistra», scrive il primo cittadino nella sua
risposta.
«Sappiamo benissimo quanto Bitonto abbia pagato, con altri
territori limitrofi, l’assenza in diversi ruoli istituzionali – ricorda
Abbaticchio – e sappiamo benissimo che i consiglieri comunali del Pd
locale si sono già, pubblicamente, resi disponibili alla candidatura al
Consiglio metropolitano, pur non desiderandola e considerandola, a dire
dello stesso consigliere Ricci, una opportunità per il territorio:
pertanto non comprendo l’accusa di incoerenza rivolta proprio al
sottoscritto».
Secondo il primo cittadino, allora, la
nostra città non può permettersi di non avere rappresentanti al Consiglio
metropolitano, vista l’assenza in quello regionale.
«Purtroppo la legge che ha imposto la
Città Metropolitana ha, altresì,
previsto che la elezione di un consigliere metropolitano di un territorio
come il nostro può avvenire solo con voti di altri Comuni, visti i quorum
necessari, anche se ci fosse l’unanimità dei voti dei consiglieri comunali
bitontini eletti (per questioni matematiche)», ricorda ancora il
sindaco, che poi spiega la rete di contatti che la maggioranza ha intrapreso
negli ultimi mesi e le sue intenzioni. «Noi della maggioranza di
centrosinistra bitontina crediamo di poter creare una collaborazione
territoriale forte che consenta a chi gode di una certa credibilità (anche
al di fuori della nostra città) di poter essere eletto per rappresentare
le istanze di Bitonto e di altri territori. Se tutti i
territori in grado di garantire l’elezione chiederanno la mia
disponibilità, devo necessariamente offrirla. A compenso 0, chiaramente».
In chiusura, poi, Abbaticchio sembra quasi
“giustificare” la sua candidatura (che dovrebbe essere ufficializzata oggi in
una conferenza stampa ad Acquaviva) a Natilla, Ricci e Damascelli, critici
verso tale decisione.
«Mi spiace che la mia presunta
disponibilità abbia urtato la suscettibilità
dei consiglieri del PD intervenuti e del consigliere comunale di Forza Italia. Le regole delle
elezioni e la istituzione della Città Metropolitana, però, non cercate di
attribuirle a un povero sindaco. Il Governo potrebbe rivendicare, a giusta
ragione, la paternità legittima della propria decisione».