«La
Regione Puglia guarderà con grande attenzione all’incremento dell’offerta
sanitaria territoriale della città di Bitonto anche perché, con quello che si
inaugura stasera (ieri
sera per chi legge, ndr), questa città è un esempio da esportare in tutta la
nostra terra».
Alla
sua prima uscita pubblica, il neo assessore regionale alla Sanità e al Welfare,
Donato Pentassuglia, fa già una promessa importante. E la fa proprio a Bitonto,
in una delle comunità che più di tutte sta soffrendo la carenza di adeguati servizi
sanitari, da anni promessi e mai attivati.
L’esponente
del Partito democratico (che ieri ha sostituito il presidente Nichi Vendola
all’inaugurazione del centro di accoglienza “Daniela De Santis”), risponde alla
“provocazione” del sindaco Michele Abbaticchio che, sul palco dell’auditorium
“De Gennaro” della fondazione “Ss. Medici”, richiama la Regione ai suoi impegni
verso la città dell’olivo.
«Nel
2010 questa città ha accettato il Piano di rientro regionale e di perdere una
eccellenza come l’ospedale, con le promessa però che avrebbe avuto un
incremento dei servizi sanitari sul proprio territorio e che il suo Centro di
servizi territoriali sarebbe diventato un ambulatorio di terzo livello», sottolinea
il primo cittadino, che poi ricorda come «oggi, purtroppo, questo non è
accaduto, e perciò chiedo alla Regione di chiudere degnamente quel cerchio che
si è aperto 4 anni fa».
Pentassuglia
risponde a stretto giro e accoglie l’invito. «Il primo step che faremo, nei
prossimi giorni, è l’incontro con il governo per il fondo sanità. Dopo di che,
dal 17 luglio, guarderemo tutte le situazioni pendenti del nostro territorio, e
ovviamente daremo attenzione anche quella di Bitonto».
Che
sia davvero la volta buona?