Dopo aver ricordato la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, la discussione in Consiglio Comunale entra nel vivo.
A essere affrontato per primo, il punto numero 9 dell’ordine del giorno, ossia la modifica del Regolamento Generale delle Entrate Comunali.
Il provvedimento, già pensato da Paolo Intini e condiviso da tutta l’opposizione, aveva portato ad accese polemiche nel consesso del 4 novembre, quando la maggioranza (ad eccezione di Domenico Patierno) aveva deciso di bocciare la proposta.
Il ritorno in aula non è meno problematico.
Le annotazioni dei diversi consiglieri si fanno numerosissime rendendo necessaria una sospensione e una conferenza dei capigruppo. Condivisione e mediazione diventano dunque le parole d’ordine del Regolamento che torna in aula con una serie di emendamenti approvati all’unanimità.
Alle variazioni di ufficio e formali, se ne sono infatti affiancate altre condivise.
Tra queste, la variazione del numero di rate per la ripartizione dei debiti. Fino a 5mila euro si procederà alla ripartizione del debito in massimo 24 rate mensili, 36 rate mensili il massimo per debiti da 5.001 a 20mila euro. Per i debiti compresi tra 20mila e 1 euro e 50mila euro si potranno avere massimo 48 rate mensili, mentre per i debiti superiori a 50mila euro il numero massimo di rate viene fissato a 72.
Aumentato dello 0,5% l’interesse con maturazione giorno per giorno. Il debitore decade autonomamente dal beneficio della rateazione e l’importo ancora dovuto è automaticamente riscosso dall’Ente in unica soluzione qualora mancasse il pagamento di 5 rate (anziché 2) anche non consecutive. L’istanza di rateizzazione deve essere presentata entro 90 giorni dal primo atto esecutivo, da intendersi come notifica della cartella esattoriale o ingiunzione fiscale, anche se l’esecuzione (pignoramento, blocco di beni) è già iniziata.
Accolta anche la proposta di Intini relativa all’aggiunta della COSAP tra le spese minori citate nell’articolo 22, relativo ai “Limiti di esenzione per versamenti e rimborsi”, mentre rigettata è l’ipotesi di fare rientrare in tale Regolamento anche chi ha atti compiuti precedentemente.
“Gli atti normativi di 3° grado, di norma, non hanno efficacia retroattiva. Questo provvedimento è da applicare in futuro” è la risposta del segretario generale Salvatore Bonasia.
I soli voti favorevoli di Francesco Ricci e Gaetano De Palma (PD) non permettono di accogliere due proposte del primo.
Nonostante ciò l’intero consesso comunale approva il Regolamento.
“Tale provvedimento offre più chance alla popolazione in tempo di crisi” commenta il consigliere di Forza Italia Domenico Damascelli, sottolineando l’impegno che l’opposizione ha profuso nonostante la chiusura della maggioranza sulla proposta del 4 novembre.
Concorde anche Ricci che chiede di vigilare affinché lo strumento non sia sfruttato dai “soliti furbetti” e sia pubblicizzato sul sito comunale.
“Sarebbe stato bello se questo fosse stato il primo provvedimento dell’Amministrazione” è il commento invece dell’ex candidato sindaco Intini.
Più positivo Christian Farella che, supportato anche dall’intervento dell’assessore Michele Daucelli, si augura l’inizio di una fase di condivisione e di confronto tra tutte le forze politiche.
Approvato il Regolamento, si passa dunque agli altri ordini del giorno, in particolare ai punti 4 e 5 relativi agli adempimenti in materia di VAS (Valutazione Ambientale Strategica), anticipati per richiesta del consigliere Ricci.
Tali provvedimenti, spiega l’ingegnere comunale Luigi Puzziferri, sono stati già approvati dal Consiglio ma è “necessario sospendere le delibere per attivare la procedura regionale di assoggettività VAS. Le aziende sono pienamente consapevoli e hanno già presentato progetti”.
Entrambi i punti sono approvati all’unanimità con l’augurio di tutti i consiglieri affinché le procedure subiscano un’accelerazione per sostenere in questo periodo di crisi le aziende coinvolte.
Le comunicazioni ai punti 1, 2 e 3 (Rapporto semestrale sul Controllo di Regolarità Amministrativa in fase successiva, Relazione per il referto semestrale del Sindaco sulla regolarità della gestione e sull’efficacia e sull’adeguatezza del sistema dei controlli interni, “Controllo sugli Equilibri Finanziari” e del Regolamento di Contabilità. Primo e secondo trimestre 2013), presto pubblicate sul sito internet, vedono qualche polemica di Paolo Intini e Francesco Ricci.
Il primo lamenta il fatto che i report semestrali e quadrimestrali si siano trasformati in annuali e che solo dopo 10 mesi si sia deciso di fare un avviso pubblico per i professionisti.
Ricci, invece, sottolinea la superficialità di alcuni dipendenti comunali e l’assenza di alcune delibere sull’albo pretorio. “Invoco inoltre i bilanci per singola voce di spesa del Teatro Pubblico Pugliese, del Parco dell’Alta Murgia…” conclude il piddino.
“Non siamo nell’illegalità. La scadenza per il controllo sui bilanci delle aziende partecipate è fissato al 2014 e i nostri uffici si stanno già adoperando” tiene a precisare il sindaco Michele Abbaticchio.
A concludere la seduta i punti 6 e 7. Si tratta di rettifiche di debiti fuori bilanci. “Nelle delibere approvate dal Consiglio non fu calcolata l’IVA sui debiti e risulta necessario ora riconoscerla” spiega il presidente Vito Palmieri.
“Perché l’Ente deve sobbarcarsi l’1% in più di IVA sulla somma?” è la domanda di Paolo Intini.
L’azienda infatti non avendo emesso fattura al momento della sentenza, ha portato il Comune a subire l’aumento IVA (dal 21 al 22%) stabilito dal Governo nazionale.
Nonostante l’appunto di Intini sull’errore comunale che non ha richiesto fattura al creditore, il Sindaco propone: “Riconosciamo il debito e chiediamo poi parere all’Ufficio Legale di verificare la scorrettezza e di recuperare l’1%”.
L’opposizione compatta abbandona l’aula, mentre l’intera maggioranza approva all’unanimità dei presenti.
Le discussioni relative alla TARES e all’IMU (punti 10, 11, 12, 13 e 14) sono invece rimandate all’aggiornamento della seduta, fissato per le 17 di giovedì 28.