“Anima Italia – La cucina italiana si fa spazio” è il titolo significativo dell’evento prestigioso che si svolgerà a Doha, capitale del Qatar, presso il Villaggio tricolore dal 17 al 21 dicembre, nell’ambito del settore denominato “Pizze stellate“, protagonista sarà lo chef bitontino Emanuele Natalizio.
Il giorno 20, poi, con l’iniziativa “Le Stelle salgono a bordo“, Cena di Gala sulla “Amerigo Vespucci”, nave simbolo della Marina militare italiana, con tutti i Ministri dell’Agricoltura delle nazioni invitate. Col coordinamento di Michele Circhirillo, Sommelier A.I.S., il menu sarà creato dagli chef Enrico e Roberto Cerea, Giovanni Grasso, Igor Macchia e il nostro Natalizio.
Emanuele è conosciuto nel mondo della gastronomia e dell’ospitalità come lo “Chef dell’Olio,” grazie al suo amore per questo alimento (non solo un ingrediente),
che descrive come “prezioso ed essenziale, come un gioiello finemente lavorato.”
Nato a Bitonto, vicino Bari, nel 1976, ha iniziato a cucinare per divertimento da ragazzo in un ristorante locale durante le
vacanze estive, perché sua madre voleva evitare che trascorresse l’intera estate per strada a combinare guai. È in quel momento che è scoccata la scintilla tra lui e i fornelli, e
da allora non ha più lasciato le cucine dei ristoranti. Nel corso degli anni ha lavorato nelle cucine di ristoranti rinomati
in tutta Italia, e ogni volta che tornava a casa, vedeva che il ristorante dove si era formato non esisteva più. Nel 2006 ha deciso di aprire “Il Patriarca,” uno dei pochi ristoranti in Italia dove il menù è costruito attorno agli oli extravergini di alta qualità.
Durante la devastante diffusione della Xylella, che ha distrutto molti uliveti nella regione Puglia, Natalizio ha lanciato il
“Festival Itinerante dell’Olio Extravergine d’Oliva – Cene dell’Olio,” un evento che nel tempo è diventato sempre più apprezzato da professionisti del settore, aziende olivicole e
frantoi italiani.
Oggi è il patrono del Galà dell’Olio, un evento annuale che mira a offrire un’esperienza completa per scoprire e apprezzare le caratteristiche nutraceutiche dell’olio, i metodi di produzione tradizionali, le varietà di cultivar utilizzate e le proprietà organolettiche che conferiscono al prodotto il suo sapore unico e pregiato. Al contempo, l’obiettivo è creare unarete collaborativa tra produttori locali, operatori turistici,
istituzioni ed appassionati del settore.
A proposito della kermesse, si legge nell’opuscolo informativo.
L’Italia è casa nostra, ma per natura e storia è casa di tutti coloro che condividono, attuano e diffondono elementi di valore che costruiscono il senso stesso di
italianità. Un vero spirito guida del lavoro che ogni giorno i nostri olivicoltori, agricoltori e professionisti dell’arte bianca e della cucina fanno proprio.
Essere italiani significa soddisfare al bisogno di italianità così espressa e ovunque questo sia percepito e realizzato non può che
definire Italia il luogo ospite di una magia che si ripete da millenni con immutati incanto e passione.
Anima Italia è il nome scelto per dare forza a questo valore comune ed è anche il nome con il quale Italia Olivicola, CIA Agricoltori Italiani, Molino Signetti e FOI mettono a disposizione della candidatura della Cucina Italiana come Patrimonio Intangibile
dell’Umanità in sede UNESCO.