La solennità del Corpus Domini ha avuto una grande risonanza da parte dei fedeli, con un evento ecclesiastico che non si registrava da oltre due anni a causa dell’emergenza pandemica, essa è sicuramente una delle feste più sentite a livello diocesano e parrocchiale. Vuoi per il suo significato che richiama la presenza reale di Cristo nell’eucaristia, vuoi per lo stile della celebrazione liturgica. Quest’anno la festa del Corpus Domini è stata incentrata nella frase evangelica: “Voi stessi date loro da mangiare” (Lc 9,13).
Lo ha ricordato Papa Francesco nell’udienza generale di mercoledì scorso auspicando che i fedeli possano trovare nell’eucaristia, mistero di amore e di gloria, quella fonte di grazia e di luce che illumina i sentieri della vita.
Nel sito ufficiale dell’arcidiocesi di Bari-Bitonto l’arcivescovo mons. Giuseppe Satriano ha affermato: “La processione del Corpus Domini vuole essere una grande e pubblica benedizione per la nostra città”.
Come da tradizione domenica 19 giugno la chiesa bitontina ha celebrato il Corpus Domini, è stato un giorno festoso per tutte le parrocchie, per le confraternite, per le comunità religiose, per le associazioni del volontariato, per gli scout, per gli ammalati, per i fedeli e anche per le autorità civili e militari.
La solennità del Corpus Domini si è articolata in tre fasi ben distinte, ma unite nell’unica liturgia: la celebrazione eucaristica – la solenne processione – la benedizione.
La prima fase è iniziata alle ore 19:00 nel giardino della parrocchia del Santissimo Sacramento con la celebrazione della Santa Messa presieduta dal vicario episcopale territoriale don Giovanni Giusto, hanno concelebrato don Donatello De Felice parroco del Santissimo Sacramento, don Paolo Candeloro padre spirituale delle confraternite e i sacerdoti delle parrocchie.
La seconda fase è iniziata alle 19.45 con la solenne processione che si è snodata per le vie cittadine con il Santissimo Sacramento, un’ostia consacrata esposta alla pubblica adorazione racchiusa in un prezioso ostensorio sottostante ad un baldacchino, che è stato sorretto per tutto il percorso dai confratelli delle confraternite, scortato da due agenti di Polizia Urbana in alta uniforme.
La processione è stata così articolata: alla croce seguivano i ministranti, gli ammalati, l’associazione Unitalsi, le confraternite con gli abiti di rito confraternale, i ministri straordinari della Santa comunione, le religiose, i bambini della prima comunione accompagnati dai loro catechisti e genitori, i sacerdoti delle parrocchie, il vicario episcopale con il Santissimo, le autorità civili e militari, tra cui, il sindaco avv. Francesco Paolo Ricci infine il popolo di Dio.
La terza ed ultima fase è avvenuta alle ore 21,15 il parroco-rettore don Vito Piccinonna ha accolto il Santissimo Sacramento nella Basilica dei Santi Medici con le campane che suonavano a festa, c’è stato prima di tutto un momento di preghiera, poi una lettura di ringraziamento e al termine il vicario episcopale territoriale ha impartito la benedizione eucaristica.