Veri imprenditori. Con una vocazione sociale.
Meglio degli Enti di occupazione regionale.
Quasi meglio del reinserimento di cui si occupa lo Stato.
Un sorriso che sa di amaro, perché parliamo degli spacciatori del nostro centro storico che cominciano ad “assumere” e “ingaggiare” pregiudicati provenienti dai quartieri di Bari, Santo Spirito e Enziteto, nuova mano d’opera utile allo spaccio.
Dopo i numerosi arresti dell’anno scorso che hanno visto in manette 43 persone del clan Conte e 25 del gruppo Cipriano, la mano d’opera comincia a scarseggiare.
Per questo si cerca ausilio dall’esterno: si tratta di persone che, passati i 45 anni, uscite dal carcere dopo anni di reclusione, hanno trovato a Bitonto ogni comfort: vitto, alloggio e persino il lavoro.
Il tutto nella meravigliosa location del nostro centro storico.
Nel quadro si inserisce anche il rientro in città del 25enne, vero obiettivo della sparatoria in cui finì uccisa innocentemente Anna Rosa Tarantino il 30 dicembre 2017, uscito dal programma protezione.
Una situazione che potrebbe destare qualche preoccupazione visti le importanti scarcerazioni dei prossimi mesi, che potrebbero compromettere la pax mafiosa attualmente in atto.
Dall’altro lato, invece, dopo gli oltre 70 arresti portati a termine dai militari della locale stazione in un anno, lo spaccio su via Pertini sembra azzerato.
Ma non molto lontano, sempre in zona 167, non mancano i segni di nuovi movimenti su via La Malfa.
Insomma, un quadro tutt’altro che confortante e che dimostra come la nostra città continua a reggersi sul mercato della droga: un vero e proprio ingrosso h24 a cielo aperto.