Una lettera che forse fa capire ancora di più quale sia la strada che è stata tracciata e che si voglia (volutamente o meno) intraprendere sulla questione Ferlive. È quella scritta qualche giorno fa dal sindaco metropolitano Antonio Decaro e indirizzata ai primi cittadini di Bitonto e Terlizzi. Perché loro? Non a caso, perché sono i rappresentanti dei due Comuni che hanno “trascinato” davanti al Tribunale amministrativo regionale (Tar) l’Ente di via Spalato sul suo sì alla discarica di materiali speciali in contrada Colajanni arrivato a giugno.
Cosa scrive Decaro? Sottolinea di essere profondamente rammaricato di trovarsi, da un punto di vista giudiziario, su posizioni contrapposte, sul rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale (Aia) sulla discarica, la cui localizzazione è prevista nel Piano regionale smaltimento rifiuti (occhio, assolutamente occhio a questa frase, ndr). Per questo motivo, infatti, sembra che l’ex Provincia (ipse dixit) sembra avversare le aspirazioni di tutela e salvaguardia del territorio. Ma non è tutto, purtroppo perché il primo cittadino barese sottolinea, senza infingimenti che, nel rispetto di principio di separazione tra politica e amministrazione, non può entrare nel merito degli aspetti tecnici e amministrativi di quei procedimenti affidati ai dirigenti dell’Ente. C’è un aspetto (lievemente) positivo, però. Decaro evidenzia come che, trattandosi di questioni ambientali di rilievo, abbia sollecitato (ed è stato fatto il 25 ottobre, ndr) gli uffici a valutare con attenzione e scrupolo ogni aspetto portato nel procedimento da tutti i soggetti coinvolti.
Servirà a qualcosa?