L’elemento di maggior interesse sta nel nome: “Reverse change: crime challenge from public institutions”, ovvero “Cambio inverso: sfida alla criminalità da parte delle istituzioni pubbliche”.
E’ il progetto per la realizzazione di sistemi tecnologici di presidio di aree urbane che il Comune ha presentato al ministero dell’Interno con la volontà di strappare un finanziamento di quasi 250mila euro. Somma con cui si andrà a intensificare e migliorare il sistema di videosorveglianza attualmente presente in città. Il titolo – si legge nella presentazione del progetto, licenziato dalla Giunta qualche giorno fa e che contiene anche un protocollo d’intesa firmato con il prefetto di Bari Antonella Bellomo – nasce proprio dall’analisi della dotazione informatica della criminalità che monitorava con tecnologie avanzate il territorio e grazie al recupero delle registrazioni delle stesse, la Direzione distrettuale antimafia (Dda) della Procura di Bari e le forze di polizia hanno potuto ricostruire e far luce su quanto accaduto il 30 dicembre 2017, il dì dell’ omicidio di Anna Rosa Tarantino.
Se finanziato, il progetto porterà 25 nuove telecamere per inquadrare diverse zone della città e delle frazioni, in particolare luoghi di aggregazione e sensibili e rafforzare le condizioni di legalità per lo sviluppo economico. Sarebbero concentrate su aree del territorio maggiormente interessate da situazioni di degrado e di illegalità e ben due “occhi elettronici” guarderebbero da diverse angolazioni piazza Cattedrale, teatro in estate di diversi episodi di teppismo. Delle telecamere prescelte, 21 saranno di tipo “Bullet” con una risoluzione da cinque megapixel; due “Panoramica multisensor 360°” da 20 megapixel (ovvero quattro ottiche da cinque megapixel ognuna) e altre due di tipo “Lettura targhe Anpr” a doppia corsia. Le immagini saranno trasmesse alla centrale operativa situata al comando di polizia locale, che dovrà essere dotata di sistemi hardware all’avanguardia e quindi con computer in grado di riprodurre sia singolarmente le immagini sia a gruppi di non più di 16 telecamere per monitor.