«Obiettivamente, la Puglia di 20 anni fa non era nell’immaginario collettivo nazionale ed internazionale la Puglia di oggi. Al netto della piccola cronaca, dei singoli avvenimenti, bisogna ammettere, in uno sguardo di sintesi, che l’immagine della Puglia, in questi 15 anni, è cresciuta enormemente. Oggi si va a New York e si trovano i cartelloni promozionali per il turismo in Puglia. Ma non è solo questo. È proprio l’idea, l’identità della nostra terra, che è cambiata, valorizzando le sue risorse culturali, paesaggistiche, gastronomiche, artistiche. Questa è stata la cosa più bella».
Resta sempre al fianco di Michele Emiliano, Giovanni Procacci che, in occasione della presentazione delle liste a sostegno del governatore uscente, ha spiegato ai nostri taccuini il perché i pugliesi dovrebbero continuare dare il loro sostegno ad Emiliano.
«Spostandoci in altri campi, si può parlare di quel che è stato fatto nella sanità, in agricoltura. C’è stata una volontà di fare sempre meglio, che si è visto nelle iniziative per il turismo, il paesaggio, la legge sulla partecipazione o nelle le battaglie per la vita delle persone. Battaglie che Michele Emiliano ha fatto con una forza e con una determinazione tale da pestare, talvolta, i calli a qualcuno. Lui è dalla parte dei pugliesi. Gli è stato proposto più volte di andare a Roma, ma lui ha risposto che prima deve finire le sue battaglie per i pugliesi. Questo ha creato tanto consenso per lui» ha aggiunto, sottolineando che quella che porterà alle elezioni di settembre sarà una battaglia non facile: «Anche perché la destra, a differenza dell’altra volta, è unita. Dobbiamo lottare fino all’ultimo voto. Ma io sono molto fiducioso».
«Cercheremo di unificare queste liste civiche ed unirle in un’unica gamma. Perché accanto al Pd non ci sono altri partiti, ma solo quest’insieme di formazioni che si esprime in modo variegato. Noi cercheremo, insieme ad Emiliano, di realizzare questo obiettivo, cioè di mettere assieme questo mondo civico, non in forme tradizionali, ma secondo un’idea di arcipelago, in cui ci siano delle regole, ma ognuno possa far valere la propria autonomia. Tutto questo mondo variegato deve essere capace di trovare una convergenza sulla proposta politica» aggiunge Procacci, non risparmiando considerazioni verso Italia Viva e la sua decisione di candidare Ivan Scalfarotto in contrapposizione ad Emiliano:
«Chi vota Scalfarotto aveva già deciso di non votare Emiliano. Forse è anche un bene che i dissensi non si concentrino tutti su un avversario solamente. Italia Viva non potrà mai superare l’8%. Sono voti assolutamente inutili, che non potranno approdare a nulla. Votare per questi partiti significa votare solamente contro, ma non per distruggere, non per costruire qualcosa. Ecco perché molti faranno voto disgiunto. Non sono voti che, a mio avviso, saranno tolti ad Emiliano. Questi partiti e movimenti sono sbadigli della storia, perché quando nella vita politica ci si contrappone per distruggere e non per costruire, non si va lontano e si ha il fiato corto».