Leggendo il titolo della serata di ieri
l’altro a Borgo Bontà, si capiscono davvero tante cose: “Festa… a cielo
aperto”.
E festa è stata davvero, con la grande
muraglia umana di diversamente abili e di normodotati dai 6 ai 60 anni che si è
divertita a presentare le proprie performance stravaganti, perché c’è chi ha
cantato, ha ballato, ha danzato e ha recitato. Ma soprattutto ha concluso nel
migliore dei modi la serie di appuntamenti, ben 14 nel giro di poco più di un
mese, nei quali si è cimentata nelle più svariate attività sportive e motorie.
Già, perché nello scenario dell’istituto
Maria Cristina di Savoia, e sotto gli occhi attenti della società polisportiva
disabili “Elos” e della A.s.d “Laureati in movimento”, per la prima volta i
diversamente abili e i normodotati si sono avvicinati intensamente allo sport,
all’attività fisica e a quella agonistica. Come se fossero, ovviamente, uguali
e senza nulla da invidiare a chi disabile non lo è.
L’iniziativa rientra nella più ampia “DiversEstate 2014”, l’appuntamento estivo che l’amministrazione comunale
(assessorato al Welfare e Consulta del Volontariato) ha organizzato per il
secondo anno consecutivo con l’obiettivo dichiarato di far vivere anche a tutti
coloro che spesso sono sentiti e visti come “diversi”, l’ebbrezza e le emozioni
della bella stagione.
«Quest’anno per la DiversEstate abbiamo
messo a bilancio 30 mila euro – afferma l’assessore ai Servizi Sociali Francesco Scauro – e
rispetto all’anno scorso si è cercato di coinvolgere e inserire anche i minori
incappati nel circuito penale e gli anziani. La grande bellezza di queste
iniziative è che tutte le associazioni sono davvero in rete (non a caso
hanno creato la Rete delle organizzazioni area disabilità, la R.O.A.D) e
lavorano davvero in sinergia, avendo come unico obiettivo, la corretta e la
globale presa in carico delle persone con disabilità».
Parole dolci arrivano anche da Vito
Sasanelli, protagonista diretto delle avventure sportive e da anni impegnato
nello sport paralimpico. «E’ stata davvero una esperienza molto interessante
– sottolinea – perché abbiamo permesso ai diversamente abili di muovere
i primi passi nel mondo dello sport e delle attività motorie».
Poi, infine, l’annuncio: «A settembre daremo finalmente vita al Centro
di avviamento allo sport paralimpico a Bitonto».