Si completa il puzzle dello staff tecnico del Bitonto al fianco di mister Roberto Taurino. È stato individuato infatti il nuovo preparatore dei portieri: si tratta di mister Gianni Iurino, che andrà così ad affiancare il viceallenatore Gigi Anaclerio, confermato nello staff, ed il preparatore atletico, il prof. Paolo Rizzo.
Classe 1969, mister Iurino non ha bisogno di molte presentazioni, rappresentando uno dei top nel suo settore e che in carriera, da calciatore prima e da allenatore poi, è stato girovago nelle principali piazze calcistiche pugliesi e soprattutto ha legato il suo nome a quello del Bari: infatti, spiccano su tutte le stagioni biancorossi, ben cinque, come preparatore dei portieri, tra Prima Squadra e Primavera. Ha concluso l’ultima stagione a Molfetta, in Eccellenza, ma ora è pronto a ripartire da Bitonto, città scelta nonostante le tante proposte ricevute.
«Più squadre mi hanno contattato in queste settimane ma ho accettato convintamente il progetto Bitonto perché mi sono fidato ciecamente di quanto detto dal direttore De Santis e dal segretario D’Aucelli – ha commentato Iurino –, qui ho visto una società sana, che sa fare calcio, ho percepito un ambiente voglioso di fare ottime cose. Ho seguito il Bitonto nella scorsa stagione in alcune partite e sono stato sempre colpito favorevolmente dalla qualità della squadra, dall’ambiente e dall’organizzazione».
Per Iurino prima volta al fianco di mister Taurino. «Conosco mister Taurino solo però da calciatore, l’ho incrociato da avversario in alcune circostanze, sarà la prima volta che lavorerò al suo fianco. Può contare però sulla mia dedizione al lavoro».
«Ho potuto apprezzare nella scorsa stagione i progressi di Figliola, che è stato uno dei migliori portieri del campionato di Serie D assieme a Zinfollino della Fidelis Andria e Loliva del Gravina, hanno fatto una stagione importante – ha concluso Iurino –. Stiamo chiaramente valutando dei profili assieme alla società. Da quelli che saranno i miei portieri vorrò la massima disponibilità e tanto lavoro, sono un uomo che sta dietro le quinte ma che conosce solo il lavoro, sono abituato a lavorare seriamente, ogni giorno, sono qui per dare il mio contributo al mister e alla società. Un portiere deve dare 7-8 punti alla squadra, per questo il ruolo del preparatore dei portieri deve essere parte attiva ed integrante di un progetto importante. Non ci sono nuove tecniche, il ruolo del portiere è così complesso che devi entrare prima nella loro testa. Il preparatore coi suoi portieri è sostanzialmente una squadra nella squadra, un gruppo che lavora a parte ma compreso in un progetto ben più ampio. Se i portieri mi danno tanto, li difenderò all’inverosimile».