Un
punto guadagnato se si considera le sofferenze del finale di partita.Due punti persi se aggiungiamo che il Bitonto era in vantaggio, ha
fallito un paio di ghiotte occasioni per il raddoppio ed era in
superiorità numerica.
È
il grande dilemma che fa seguito al primo pareggio dei neroverdi,
bloccati 1 – 1 sul neutro di Ruvo (duecento i tifosi bitontini
presenti, molto più dei biscegliesi) dall’U.C. Bisceglie, e raggiunti in vetta alla classifica dallo Sporting Altamura a 13
punti.
In
una partita intensa, molto spezzettata, maschia ma non spettacolare,
la capolista deve mordersi le mani perchè, come avviene dall’inizio
della stagione, ha mostrato le solite due facce: perfetta e quasi
irritante nel primo tempo, sottotono e opaca nella ripresa. Ancora
una volta, così come successo domenica scorsa contro il Monte Sant’
Angelo, il Bitonto è andato in difficoltà una volta rimasto in 11
contro 10. A tutto questo si deve aggiungere, forse, la ristrettezza
numerica della rosa a disposizione di mister di Venere, che ha
sofferto e non poco gli infortuni patiti a Sangirardi e Terrone a
partita in corso.
Mister di Venere si affida alla formazione tipo, con Belviso che vince il
ballottaggio con Lomuscio nel supportare Terrone assieme a Modesto e
Nicola Roselli. L’inizio è subito con il botto: 2′ e il Bitonto è
già in vantaggio con il solito Terrone (settimo gol in campionato)
che, servito da Belviso, batte con un pallonetto un incerto Troilo in
uscita. Il gol a freddo va a genio alla capolista che controlla
agevolmente il gioco, pressa a tutto campo i portatori di palla
avversari, macina la manovra con lo stantuffo Foggetti (di gran lunga
il migliore dei suoi), il metronomo Sangirardi e l’imprendibile
Roselli, ma impensierisce poco l’estremo difensore di casa, mentre i
celesti dell’ex neroverde Francesco Modesto ci prova con un bel
tentativo di Ferrante.
Attorno
alla mezz’ora, il Bisceglie mostra i muscoli e inizia a giocare
pesante contro gli uomini di qualità dei neroverdi, con Sangirardi e
Terrone che hanno la peggio.
0
– 1 all’intervallo.
La
gara è ancora più dura nella ripresa, ma anche più emozionante. Al
6′ il Bisceglie resta in dieci per l’espulsione (doppia ammonizione)
dell’ex difensore del Bari Giuseppe Ingrosso per un brutto fallo su
Modesto. La contesa sembra mettersi in discesa per la capolista, ma i
biscegliesi, ringalluzziti dai cambi, non si danno per vinti e
prendono sempre più confidenza con il match. Il Bitonto dal canto
suo spreca clamorosamente all’11’ con Modesto che, tutto solo davanti
a Troilo, calcia alto. 5′ giri di orologio più tardi, Ferrante
spedisce a fil di palo un colpo di testa su cross dalla destra di Di
Pierro. Al 21′, invece, è la parte alta della traversa a dire no
alla punizione dal limite dell’area di Foggetti, mentre due minuti
dopo è Troilo a respingere la conclusione di Modesto appena entrato
in area. A questo punto, negli ultimi 20 minuti di partita, il
Bitonto arretra la manovra, accusa un po’ di stanchezza e gioca con Naglieri e Foggetti incerottati, il Bisceglie ci crede. E al 35′
trova il pareggio con Di Pierro, abile a colpire di testa su cross di
D’Ascoli dalla destra.
Ma
le emozioni non sono ancora finite perchè, se al 37′ Roselli vede
respinto sulla linea il suo tentativo, nell’ultimo minuto di recupero
la capocciata di Di Pierro si stampa sulla traversa. Sarebbe stato
eccessivo per un Bitonto che esce con le ossa rotte, a testa bassa e
forse un po’ ridimensionato.
Sabato,
in casa contro la Nuova Andria, c’è l’occasione propizia per
ripartire.