La funzione di base
sicura, che nei primi anni di vita viene assolta fisicamente dal caregiver,
diviene poi, attraverso l’interiorizzazione dei comportamenti e degli affetti,
una struttura interna capace di consolare e proteggere. In questo modo il
bambino, e poi l’adulto, possono sentirsi liberi di allontanarsi e
differenziarsi gradualmente dal caregiver e iniziare a esplorare il mondo
esterno, con la sicurezza di poterlo ritrovare al suo ritorno. Il bambino in
fase di sviluppo costruisce una certa quantità di modelli di se stesso e degli
altri basati su pattern ripetuti di esperienze interattive, si tratta di
modelli relativamente stabili, che si ritrovano nella vita adulta.
I legami
d’attaccamento vengono classificati in quattro tipi:
· ATTACCAMENTO SICURO:
il
bambino è in grado di usare la madre come base sicura, che gli permette di
esplorare e interagire autonomamente con l’ambiente. Nella fase di separazione
sono presenti segnali di mancanza del genitore, nella fase di riunione saluta
attivamente il genitore con vocalizzi, sorrisi e gesti fisici. La madre mostra
sensibilità ai segnali del bambino. Le persone con attaccamento sicuro sono
ragionevolmente sicure delle proprie capacità di risolvere i problemi e tendono
continuamente a testare le proprie ipotesi per eliminare quelle errate.
L’atteggiamento è tipicamente esplorativo.
· ATTACCAMENTO INSICURO-EVITANTE:
Esplorano
volentieri e facilmente l’ambiente, presentano scarse manifestazioni di affetti
positivi e il loro comportamento non fa affidamento su di una base sicura.
Durante la fase di separazione rispondono minimamente all’evento e sono
presenti lievi manifestazioni di angoscia. Nella fase di riunione guardano
altrove oppure evitano attivamente il genitore. Le madri sono intrusive,
controllanti, iperattive, eccessivamente rifiutanti e non fanno uso del
comportamento fisico nei momenti di conforto. Le persone con questo tipo di
attaccamento si comportano come se gli altri non esistessero. Non tengono conto
delle invalidazioni fornite dagli altri, minimizzano, il dato di realtà perde
di significato, è screditato, sottovalutato, ignorato, o ricostruito in modo
diverso.
· ATTACCAMENTO INSICURO-AMBIVALENTE:
Sono
angosciati, agitati passivi e non riescono a coinvolgersi nell’esplorazione.
Durante la fase di separazione sono molto turbati e angosciati. Nella fase di
riunione possono manifestare un’alternanza di segnali di contatto ed esplosioni
di rabbia e di rifiuto. Non si calmano neanche con il conforto dei genitori. Le
madri sono incostanti e imprevedibili nelle cure oppure scarsamente capaci di
rispondere alle richieste del bambino.
· ATTACCAMENTO DISORGANIZZATO-DISORIENTATO:
si
realizza quando la figura di attaccamento è sperimentata come minacciosa. Il
bambino è portato a leggere sul volto della figura di attaccamento se
nell’ambiente esistano pericoli oppure no; un modo di reagire è l’ostilità.
Spero di aver semplificato
e reso comprensibile un argomento così importante che è alla base del nostro
mondo emotivo-affettivo. Per dubbi e approfondimenti contattatemi attraverso
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