“L’uomo è ciò che mangia”. Comincia con la citazione del filosofo Feuerbach, il docente di Tecnologia #Alessandro Intini nell’intraprendere una lezione speciale sull’alimentazione.
Lunedì 15 maggio il professore ha invitato presso il Benjamin Franklin Institute lo chef Giuseppe Di Girolamo, proprietario del ristorante Chez Nous, di Bitonto per parlare con i ragazzi di una dieta alimentare sana e completa.
In una società in cui le tradizioni del mangiare insieme si perdono nella frenesia del quotidiano, i prodotti alimentari provengono da tutto il mondo e servirebbe una costante attenzione sulla provenienza di ciò che ingeriamo, l’educazione alimentare fra i banchi di scuola può essere una vera e propria bussola che mostri come avere una relazione con il cibo più consapevole ed informata.
Conoscere l’agricoltura del territorio, i legami tra prodotti e la propria terra, comprendere gli aspetti storici, culturali, antropologici dei prodotti alimentari sono pilastri su cui fondare un futuro più attivo e sostenibile. Gli studenti hanno ascoltato lo chef incuriositi ed interessati: hanno appreso di principi nutritivi, fabbisogno energetico, funzione degli alimenti, imparato a calcolare il contenuto calorico degli alimenti, hanno compreso il pericolo di gravi patologie legate al cibo come l’anoressia, il sovrappeso o la bulimia.
Parole semplici ma incisive che hanno avuto lo scopo di suggerire e accompagnare i ragazzi verso la conquista di un atteggiamento che consenta loro di capire, di scegliere, di trovare la propria strada e il proprio equilibrio a tavola, preferendo sempre frutta e verdura ad alimenti fritti e merendine confezionate. I ragazzi hanno capito di come il rapporto con il cibo sia complesso, intimo, quotidiano, denso di significati simbolici: il cibo definisce la propria identità individuale, può essere strumento di conoscenza del territorio, può evolversi e rivisitare antiche ricette della tradizione, può essere una pratica di piacere anche per la vista.
“L’uomo è ciò che mangia”, dunque, perché nutrirsi è un atto di appartenenza, una pratica di piacere, una sensazione affettiva ed emotiva che parte dagli occhi e arriva dritto al cuore.