Da inizio anno è partita la rubrica del giornale daBitonto “Bitontino/a dell’anno”. Il profilo segnalato alla pagina facebook della testata è quello di Debora Brascia, che andiamo a presentarvi. Vi ricordiamo che continueremo a raccontare le storie dei concittadini che si sono distinti nel corso dell’anno secondo i criteri che comprendono: attività benefiche e di volontariato, iniziative a favore del prossimo, tesi di laurea che valorizzano il patrimonio storico-artistico della città, e progetti rivolti alla comunità. Invitiamo tutti i cittadini a segnalare figure meritevoli, contribuendo così a rendere la nostra città ancora più vivace e attiva. Le persone selezionate per questa rubrica saranno scelte esclusivamente a insindacabile giudizio della redazione, con l’intento di mettere in luce i cittadini che con il loro impegno quotidiano fanno la differenza nella nostra comunità. Sono esclusi da questa selezione i personaggi pubblici già noti, poiché l’obiettivo è celebrare chi, con azioni concrete, arricchisce la città di Bitonto, spesso lontano dai riflettori. La cerimonia di premiazione si terrà in occasione della Giornata del Gonfalone, il 27 maggio, un momento di celebrazione che unisce la tradizione e il valore della comunità.
C’è chi cura, e poi c’è chi lo fa portando con sé una luce che viene da dentro. Debora Brascia è una giovane dottoressa bitontina che ha scelto di dedicare la sua vita a una delle sfide più complesse della medicina: la ricerca e la chirurgia. Oggi è ricercatrice universitaria di Chirurgia Toracica presso il centro universitario Humanitas di Milano. Ma la sua non è una semplice carriera. È un cammino fatto di sacrifici, studio, fede, empatia, radici forti e sguardo internazionale.
La sua vocazione medica è nata presto, quando ancora sognava di fare la pediatra, l’unico medico che conosceva. Poi, strada facendo, ha scelto di diventare chirurga toracica. Laureata a Bari nel 2016, ha mosso i primi passi in Finlandia, poi è tornata in Puglia, dove continua a formarsi al Policlinico, affiancando i suoi mentori tra bisturi e ricerca scientifica. Con il tempo, ha costruito un curriculum che oggi la pone tra i giovani più promettenti della chirurgia toracica a livello internazionale.
Nel 2023 ha ricevuto l’EACTS Young Investigator Award a Vienna. Nel 2025 è stata selezionata per la IASLC Academy, insieme ad altri 34 giovani medici da tutto il mondo. In passato ha vinto premi per studi pubblicati su riviste prestigiose, ha lavorato con l’Harvard Medical School grazie alla fellowship della American Association for Thoracic Surgery. È salita sul podio della Società Italiana di Chirurgia Toracica, ha portato avanti ricerche sull’infarto perioperatorio e sui protocolli per il trattamento del cancro polmonare in fase avanzata.
Ma Debora non è solo numeri e pubblicazioni. È anche educatrice parrocchiale, spirito sensibile, voce gentile che canta a Pasqua il “Canto del Mare” per la sua comunità. È colei che, durante il Covid, ha rinunciato a una borsa di studio in Germania per tornare in Italia, con il cuore che batteva forte e il bisogno profondo di essere utile, ovunque si trovasse.
Dietro ogni riconoscimento, c’è la fatica vera: notti passate con il computer sulle gambe, articoli sottolineati ovunque, corsi seguiti di notte in collegamento con l’America. Ma c’è anche una profonda gratitudine: per i colleghi, i mentori, la famiglia. E soprattutto, per quel dono fragile e potentissimo che si chiama umanità.
Per il talento scientifico, per la sua generosa vocazione, per il modo in cui rappresenta Bitonto nel mondo e nel cuore della medicina che conta, Debora Brascia è la nostra bitontina dell’anno.