I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono patologie caratterizzate da un’ alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e per le forme del corpo. I comportamenti tipici di una persona che soffre di un Disturbo del Comportamento Alimentare sono: digiuno, restrizione dell’alimentazione, crisi bulimiche (l’ingestione una notevole quantità di cibo in un breve lasso di tempo accompagnata dalla sensazione di perdere il controllo, ovvero non riuscire a controllare cosa e quanto si mangia), vomito autoindotto, assunzione impropria di lassativi e/o diuretici al fine di contrastare l’aumento ponderale, intensa attività fisica finalizzata alla perdita di peso.
Una caratteristica quasi sempre presente in chi soffre di un disturbo alimentare è l’alterazione della propria immagine corporea che può giungere a configurarsi in un vero e proprio disturbo. La percezione che la persona ha del proprio aspetto, ovvero il modo in cui nella sua mente si è formata l’idea del suo corpo e delle sue forme, sembra influenzare la sua vita più della propria immagine reale.
Per la maggior parte delle persone con disturbo dell’alimentazione, la consapevolezza di avere un problema è scarsa e la paura di affrontare un cambiamento fortissima. La ricerca continua della magrezza, il mangiare senza controllo, le diete estreme, l’uso del vomito o dei lassativi, possono essere visti dalla persona che soffre di disturbi dell’alimentazione non tanto come un disturbo, ma piuttosto come una soluzione ai propri problemi. Il disturbo dell’alimentazione infatti è così ‘pervasivo’, cioè impegna così tanto la mente delle persone che ne soffrono, da portare all’illusione di poter tenere lontani gli altri problemi della vita. In realtà, invece, molti problemi sono causati proprio dal disturbo alimentare stesso.
Quanto sono comuni i disturbi alimentari?
§ I disturbi del comportamento alimentare compaiono con la maggiore frequenza durante l’adolescenza o la prima età adulta, ma possono anche svilupparsi durante l’infanzia o nella tarda età adulta. Le donne e le ragazze hanno maggiori probabilità dei maschi di sviluppare un disturbo alimentare, ma anche i ragazzi e gli uomini possono presentare qualsiasi tipo di disturbo alimentare.
Quanto sono devastanti i disturbi alimentari?
§ Per le donne con un’età compresa tra i 15 e i 24 anni, i disturbi alimentari sono tra le prime quattro cause di disagio in termini di anni di vita persi a causa della morte o di disabilità.
§ In tutti i disturbi del comportamento alimentare la qualità della vita è gravemente compromessa.
§ Le conseguenze sulla salute come l’osteoporosi (ossa fragili), complicazioni gastrointestinali, e problemi dentali sono danni significativi sia economici che di salute nel corso della vita.
§ L’anoressia nervosa ha uno dei più alti tassi di mortalità complessivi tra tutti i disturbi psichiatrici.
§ In generale, un’identificazione e un trattamento precoci sono associati a una maggiore probabilità di guarigione.
§ I disturbi alimentari rientrano nell’organizzazione cognitiva di tipo psicosomatico poiché i soggetti interessati esprimono ciò che provano attraverso il sintomo, attraverso il CORPO infatti esprimono rappresentazioni intollerabili, questi disturbi sono caratterizzati da alterazioni del comportamento alimentare e rappresentano un modo per esprimere la propria sofferenza interna, focalizzandosi sul rapporto che la persona ha col cibo e con il corpo. Il cibo infatti, non è solo una fonte di energia per il nostro corpo, ma può assumere diversi significati e avere una rilevanza particolare per le patologie alimentari. Per le persone con disturbi alimentari, il cibo è sempre al centro dei loro pensieri e condiziona fortemente la propria vita.
§ Questi disturbi alimentari vengono suddivisi e classificati dal DSM IV in 3 grandi categorie:
§ – ANORESSIA NERVOSA
§ – BULIMIA NERVOSA
§ – DISTURBI ALIMENTARI NON ALTRIMENTI SPECIFICATI.
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