PC, tablet e smartphone sono entrati ormai nella schiera degli oggetti che ciascuno di noi utilizza quotidianamente, per alcuni addirittura costituiscono la causa scatenante di malessere.
Tralasciando le situazioni patologiche (sebbene abbastanza rilevanti) dovute alle radiazioni emesse dai dispositivi e le condizioni di dipendenza psicologica, l’utilizzo scorretto dei nostri ritrovati tecnologici può favorire l’insorgenza di disturbi muscolo scheletrici anche molto importanti. I sintomi più frequenti sono: dolori, parestesie e limitazioni funzionali.
È evidente che il ruolo primario degli squilibri causati è imputabile alle posture scorrette che si adottano ed anche al tempo trascorso mantenendo tali atteggiamenti posturali.
Le aree più colpite sono certamente quelle del capo, del rachide cervicale e degli arti superiori a causa del loro impiego diretto, tuttavia non sono trascurabili gli effetti indiretti sui tratti restanti della colonna vertebrale: regioni dorsale e lombare.
Prendendo in considerazione le posture impiegate mentre si utilizza lo smartphone c’è un esempio lampante di quanto possano infierire nulla nostra salute. La testa di un adulto pesa in media tra i 4,5 e i 5 chilogrammi, ma quando la si inclina in avanti di 60 gradi, come succede leggendo sul cellulare, il collo deve sopportare un peso pari a 27 chilogrammi. Basta pensare ora per quanto tempo si mantiene questa posizione per comprendere quali danni può causare.
Non meno rilevante è la questione PC, soprattutto per coloro che hanno la necessità di utilizzarlo per periodi prolungati sul posto di lavoro. Altezze scorrette di sedie e scrivanie, distanze eccessive fra l’utente ed il monitor, appoggi scorretti degli arti inferiori e superiori si prendono gioco dei nostri apparati muscolo-scheletrici.
Fortunatamente esistono degli accorgimenti che possono limitare consistentemente i fastidi da overuse dei nostri inseparabili aggeggi tecnologici.
Per quanto concerne lo smartphone:
– fare uso degli auricolari per permettere movimenti liberi a capo e collo
– rispettare momenti di pausa durante la scrittura, poiché le dimensioni dei caratteri e la stabilizzazione delle braccia e delle spalle necessarie costringono a flettere il collo anteriormente
– se utilizzato a letto, disporre più di un cuscino sotto il dorso ed il capo per non accentuare la flessione del rachide cervicale
– utilizzare entrambi i pollici nella scrittura per non affaticare i flessori di polso e primo dito
In relazione al computer:
-la sedia da utilizzare deve essere regolabile in altezza, deve avere un supporto per la zona lombare e non deve presentare braccioli che impediscano di avvicinarsi regolarmente alla scrivania
-la scrivania deve essere larga sufficientemente per poter posizionare correttamente monitor, tastiera e mouse alle giuste distanze, inoltre deve poter essere regolata in altezza
-lo schermo del PC deve trovarsi in modo che il margine superiore sia a 5-10cm sotto la linea degli occhi dell’utente
-deve esserci spazio sufficiente per gli arti inferiori ed eventualmente un poggiapiedi.
In definitiva, applicare piccoli accorgimenti basati sull’ergonomia e concedersi delle pause riduce sensibilmente la probabilità che l’utilizzo di smartphone e computer incida sulla nostra salute.