Rubrica a cura del dott. Paolo Scattarelli
Negli ultimi anni l’implantologia ha fatto passi da gigante per permetterci di sostituire i denti mancanti.
Il posizionamento di un supporto in titanio, l’impianto, all’interno della compagine ossea fa da supporto per le protesi dentali. Esistono diverse tecniche chirurgiche per l’inserimento della vite implantare. Una tra queste prevede l’inserimento dell’impianto e l’alloggiamento del dente nell’arco di 24-48 h: l’impianto a carico immediato.
Questa procedura è rapida e allettante per il paziente perché in un’unica seduta e in poco tempo permette di risolvere il problema, ma va proposta con cognizione di causa.
Si devono verificare una serie di condizioni per poterla effettuare: qualità e quantità di osso adeguato, presenza di una specifica tipologia di tessuto gengivale, ottime condizioni di salute del cavo orale del paziente, assenza di parafunzioni dentali (bruxismo), abitudini alimentari e di igiene corrette. Per questi motivi non tutti i pazienti possono ricevere questa tipologia di trattamento e non esiste una ricetta uguale per tutti. Come sempre in medicina, una visita specialistica preventive e una corretta diagnosi clinica e radiografica consentono di stilare un piano terapeutico “su misura” per ogni paziente.
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