Stiamo assistendo in questi ultimi tempi, in modo
sempre più consistente, all’evoluzione delle tecnologie informatiche e dei
mezzi di comunicazione. Questa evoluzione è ormai inarrestabile e ogni giorno
vengono messi a disposizione nuovi strumenti e soluzioni sempre più sofisticate
e integrate con la rete Internet, che consentono di soddisfare crescenti
esigenze di informatizzazione e di comunicazione.
In tale quadro s’innesta il cloud computing: un
insieme di modelli per l’erogazione on demand di servizi informatici
che, più di ogni altro, si sta diffondendo su Internet con grande rapidità.
L’innovazione e il successo delle cloud risiede nella facilità di
configurazione dei modelli in rete, a partire da una “nuvola” di risorse
preesistenti che consentono di archiviare, elaborare o trasmettere dati in
tutta sicurezza e comodità.
Queste tecnologie sono viste positivamente da
alcuni esperti del settore, che le considerano un’evoluzione dei servizi
offerti in rete, negativamente da altri – uno su tutti Richard Stallman– che le considerano alla stregua di una trappola di marketing.
In definitiva il cloud computing fa riferimento
a quell’insieme di tecnologie che permette di utilizzare risorse hardware e
software distribuite in remoto. In altre parole, permette a qualunque utente di
utilizzare le risorse macchina e le applicazioni software messe a disposizione
su uno o più server remoti, per effettuare molteplici tipologie di operazioni.
Un’applicazione che funziona in the cloud è il
ben noto Google Docsche consente a tutti coloro che possiedono un account Google di creare
documenti senza installare alcunché sul proprio PC ed utilizzare dalla finestra
del browser web tutti gli strumenti tipici di un classico “elaboratore testi”,
di un classico “foglio elettronico” e così via. Lo stesso GMAIL, se utilizzato
via web, può essere considerato un servizio in the cloud dal momento che
offre non soltanto funzionalità per la composizione, l’invio e la ricezione
della posta elettronica, ma anche per la sua gestione, organizzazione ed
indicizzazione. Anche in questo caso, GMAIL si pone come l’erede delle note webmail mettendo nelle mani dell’utente
numerose funzionalità accessorie.
L’utilizzo del cloud computing è un fenomeno in forte
ascesa e determina un cambio di mentalità nelle modalità di utilizzo della
rete, che comporta la migrazione di dati dai sistemi locali sotto il diretto
controllo dell’utente ai sistemi remoti del fornitore, che assume un ruolo
centrale in ordine alla sicurezza dei dati e, quindi, all’adozione delle misure
necessarie a garantirla.
Sperando di esservi stato utile anche questa volta, vi
ricordo che potete contattarmi al seguente indirizzo e-mail: michele.savino.51@gmail.com.