Letteralmente: Ciccio il pensiero. Nome di un
famoso etilista di Bitonto morto nei primi anni sessanta del secolo
scorso.
Di professione seggiàre (impagliatore di sedie), era
dotato di notevole arguzia e spirito critico, anche se quasi sempre alterati dai
fumi dell’alcool.
Di lui si ricordano principalmente due aneddoti. Il primo: Una sera Ciccio era
seduto, ubriaco, vicino al Monumento ai Caduti, davanti di Porta Baresana.
Un suo conoscente gli si avvicinò invitandolo ad
alzarsi e a raggiungere la propria abitazione, perché era inverno e faceva
molto freddo. Ciccio, che era in preda ai fumi dell’alcool , pronunciò la
celebre frase: Ci è àll’abbùne ca u mùnne aggióire, da do nnànze avà passà
chéuse (Se è vero che il mondo gira, da qui deve passare casa mia).
Il secondo episodio avvenne in ospedale: Ciccio era
stato ricoverato perché affetto da pleurite nel Reparto Medicina.
La mattina, durante la visita, il Primario del Reparto
disse a Ciccio: verso mezzogiorno devi venire in medicheria perché dalla radiografia
del torace abbiamo riscontrato la presenza di liquido nella pleura (la membrana
che avvolge i polmoni) e dobbiamo aspirarlo.
Ciccio stralunò gli occhi e rispose: Che cosa dovete
togliere dai polmoni? Il dottore riprese: Ciccio, hai l’acqua nella pleura che
non ti fa respirare bene e dobbiamo toglierla.
Al che Ciccio di rimando: Ma dottore, io non ho mai
bevuto acqua in vita mia, ma solo e soltanto vino. Se voi mi dite che
avete trovato l’acqua, ci credo. Ma come è potuto accadere tutto ciò? Ah, sì,
ora che ci penso, l’unico che ha potuto combinarmi questo guaio è quel birbante
di Fandesóje (Nome del proprietario di una famosa cantina del
centro storico). Quando esco dall’ospedale andrò di corsa a rimproverarlo
perché mi ha venduto il vino annacquato!
A completamento di questi due aneddoti riportiamo la preghiera del Pater Noster
dei bevitori: Bacco nostro / che sei cieli / sia santificato il tuo vino. / Si
riempiano le nostre botti / di Sangiovese (Vino) puro / come quello delle
migliori annate.
Dacci oggi / il nostro vino quotidiano / e mescilo a
noi / come noi lo mesciamo agli altri bevitori / e non ci indurre a bere
acqua / ma liberaci da essa. / Amen