Il cognome Sannicandro ha un nucleo etimologico che si biforca tra religione e territorialità.
La parte “San” deriva dal termine latino “sanctus”, che significa “santo”, mentre “Nicandro” deriva dal nome di un martire cristiano vissuto nel periodo delle persecuzioni romane.
Nicandro era un valoroso soldato romano, probabilmente originario della Mesia (l’odierna Bulgaria), di stanza a Venafro. Pur consapevole dei rischi che comportava la sua scelta, abbracciò la religione cristiana. Fu arrestato e condannato a morte per non aver voluto rinnegare la propria fede il 17 giugno del 303. Per questo cognome tuttavia non si può escludere una derivazione legata direttamente ad aree geografiche che portano questo nome, come Sannicandro Garganico in Puglia o Sannicandro di Bari, dove è possibile che il cognome sia sorto come toponimo, attribuito quindi a individui provenienti da tali luoghi.
Considerando l’evoluzione linguistica della penisola italiana, con la sua miriade di dialetti, è lecito ipotizzare che il cognome “Sannicandro” abbia subito nel tempo variazioni morfosintattiche. Dal libro dell’apprezzo dei beni del Capitolo “Apprecium bonorum” del 1525, apprendiamo che a Bitonto vi era una chiesetta rurale deducata a Santo Nicandro posta su via Lucaniani, circondata, da un chiuso di alberi di olive. Purtroppo non sono rimaste tracce di questa antica chiesetta. Consultando contratti, atti notarili e registri parrocchiali, il cognome “Sannicandro” a Bitonto è gia presente nel XVI secolo nella seguente forma: De Santo Nicandro. Infatti nella “Platea dei beni del Convento di San Francesco d’Assisi di Bitonto”, nel paragrafo “Introito Ordinario di tutti li Censi di questo Convento di San Francesco divisi per mesi per tutto l’anno”, l’anno 1553, ritroviamo inscritto: Adotia di S. Nicandro per sua parte di una casa allo furono di scielso. Nel Ottocento, in merito ai lavori di sistemazione della cinta muraria bitontina, l’appalto, dopo l’autorizzazione dell’Intendente e vari replicati bandi determinati dalla mancanza di oblatori, viene aggiudicato il 23 aprile 1832 al maestro muratore Emanuele Sannicandro col suo garante solidale Francesco Bulzis.
Araldicamente, purtroppo, durante le mie ricerche non ho individuato alcun blasone, stemma araldico, relativo a tale famiglia. Possiamo comunque ipotizzare che tale stemma doveva essere caratterizzato da uno scudo sul quale era rappresentato San Nicandro, oppure una Torre con tre torrette simile allo stemma civico del comune di Sannicandro di Bari, ad indicare tale provenienza.