Cari lettori da oggi parleremo dei Disturbi d’ ansia, un
argomento oggi al centro di numerosi dibattiti.
L’ansia è un’emozione naturale di per sé utile
all’adattamento che comporta uno
stato di attivazione dell’organismo, che si attiva quando una situazione viene
percepita soggettivamente come pericolosa. Nella specie umana l’ansia si
traduce in una tendenza immediata all’esplorazione dell’ambiente, nella ricerca
di spiegazioni, rassicurazioni e vie di fuga, nonché in una serie di fenomeni
neurovegetativi come l’aumento della frequenza del respiro, del battito
cardiaco (tachicardia), della sudorazione, le vertigini, ecc..
L’ansia, quindi, non è solo un limite o un disturbo, ma costituisce una
importante risorsa, perché è una condizione fisiologica, efficace in molti
momenti della vita per proteggerci dai rischi, mantenere lo stato di allerta e
migliorare le prestazioni.
Quando l’attivazione del sistema
di ansia è eccessiva, ingiustificata o sproporzionata rispetto alle
situazioni, però, siamo di fronte ad un disturbo d’ansia, che può
complicare notevolmente la vita di una persona e renderla incapace di
affrontare anche le più comuni situazioni. Tali disturbi sono tra i più
frequenti nella popolazione, creano grossa invalidazione e spesso non
rispondono bene ai trattamenti farmacologici. Si rende necessario pertanto
intervenire efficacemente su di essi con mirati interventi psicoterapeutici brevi di orientamento
cognitivo-comportamentale,
che hanno dimostrato alta efficacia in centinaia di studi scientifici.
I disturbi d’ansia
I disturbi d’ansia conosciuti
e chiaramente diagnosticabili sono i seguenti :
· Disturbo d’ansia
generalizzato;
· Disturbo post
traumatico da stress;
· Disturbo acuto da
stress;
· Fobia specifica;
· Fobia sociale;
· Disturbo ossessivo
compulsivo;
· Attacchi di panico;
· Disturbo di Panico
con Agorafobia;
· Disturbo di Panico
senza Agorafobia.
Combattere l’ansia
Molte persone si
trovano ad affrontare i loro stati ansiosi curandosi con degli psicofarmaci,
gli ansiolitici, meglio conosciuti come tranquillanti, i quali però non curano
le vere cause dell’ansia ed inoltre, usandoli in modo prolungato, possono
provocare dipendenza e comunque devono essere prescritti da un Medico
competente in materia. Convivere con l’ansia è comunque possibile. Vivere con
un’ansia cronica è qualcosa che molte persone sperimentano nella loro vita,
l’ansia ha in sé una natura aggressiva e quindi ciò porta agitazione
nell’individuo. Di fatto, l’ansia va scaricata in qualche modo, facendo
movimento o dialogando, bisogna quindi imparare a prevenire lo stato di
malessere, rispettando il nostro equilibrio interiore. Naturalmente in alcuni
casi questo non basta ed è lì che entra in gioco la psicologia, quando lo stato
ansioso sfocia e si manifesta in qualcosa di più complesso.
Specialmente in
questi casi chi ne soffre fatica a credere che tali disturbi possano
realmente dipendere dalla propria psiche e non da qualche patologia organica, e
può reagire in diverse maniere. Alcuni concentrano l’attenzione sui sintomi
fisici dell’ansia.
E’ indubbiamente
necessaria una valutazione medica dei singoli casi per evitare di scambiare per
sintomo d’ansia un disturbo corporeo di altro tipo, ma quando il responso
medico è negativo, e indica che la causa del disturbo è psicologica, alcune
persone si sottopongono ugualmente ad ulteriori accertamenti che portano a
perdere tempo prezioso e allontanano il momento in cui inizieranno il
trattamento psicologico dell’ansia.
Nei prossimi
articoli mi occuperò dei singoli disturbi, spiegandoli nei dettagli, per ogni
informazione vi aspetto su rubriche@dabitonto.com