Immagine

WEB PROJECT MANAGER
Alessandro Intini

sabato, 17 Maggio, 2025
No Result
View All Result
Immagine

DIRETTORE DA BITONTO
Mario Sicolo

DaBitonto.com
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Cultura e Spettacolo
  • Sport
  • Aziende
  • Rubriche
DaBitonto.com
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Cultura e Spettacolo
  • Sport
  • Aziende
  • Rubriche
No Result
View All Result
DaBitonto.com
No Result
View All Result

Home » Cuore del Sud

Cuore del Sud
Contenuto sponsorizzato da Sponsor

Ecco Sant’Angelo dei Lombardi, borgo medievale dalla bellezza semplice

Marino Pagano by Marino Pagano
11 Luglio 2024
in Al cuore del Sud. Tra borghi e percorsi
Condividi con FacebookCondividi con WhatsappCondividi via Email

Una rubrica sul Sud e sui viaggi al Sud, la nostra. Avrà ‘luogo’ sul cartaceo del Da Bitonto e saltuariamente anche sulla versione online del giornale. Grazie all’editore del Da Bitonto Alessandro Intini per questa opportunità, grazie al direttore Mario Sicolo. Inauguriamo una pagina, l’abbiamo chiamata “Al cuore del Sud, tra borghi e percorsi“.
Eccoci con la nostra prima tappa.
Tante volte la storia dei toponimi, dei nomi delle città del Sud, ha aspetti, a prima vista, ‘nordici’. Prendi Sant’Angelo dei Lombardi, in provincia di Avellino, in Irpinia. L’origine è chiara. Fu, infatti, questa la terra dei Longobardi dalle nostre parti meridionali. Longobardi che furono dappertutto, c’è da dire. E fu un’esperienza storica importante.
Lo stesso incastellamento, cioè in soldoni la nascita stessa di tanti dei paesi d’Appennino, si spiega proprio in questo torno di tempo storico di grande interesse, età altomedievale, secoli lontani e però fondativi.
Sant’Angelo fu profondamente segnato dal tragico sisma del 23 novembre del 1980, un terremoto che, come noto, ha lasciato il segno, in tutti i sensi.
Ma questo territorio è famoso per la splendida abbazia del Goleto, appunto in ambito di Sant’Angelo ma distante dal centro del borgo.
Fondata nel XII secolo da san Guglielmo da Vercelli, è un capolavoro di architettura religiosa, con un armonioso intreccio di stili romanico e gotico. Nonostante le ferite del tempo e del terremoto, l’abbazia è stata restaurata con cura, preservando il suo fascino antico. Il chiostro, con i suoi archi eleganti, la torre Febronia e la Chiesa del Vaccaro sono testimonianze di una spiritualità profonda. La particolarità del Goleto è che fu un monastero prettamente femminile, affiancato poi da un piccolo convento maschile per le gestioni economiche. Tra il XVII e il XVIII secolo, il complesso fu restaurato e una nuova chiesa fu costruita da Domenico Antonio Vaccaro. Dopo un lunghissimo tempo di abbandono, seguito alle spoliazioni d’età napoleonica, a partire dal 1973, grazie all’intervento del ministero per i Beni culturali e della Sovrintendenza delle Belle Arti di Avellino e Salerno, l’abbazia è stata restaurata.

foto di Paky Cassano

Oggi è visitabile, in tutta la sua luce.
Ma è l’intera Sant’Angelo ad essere interessante. Si pensi al suo castello, detto degli Imperiale: di origine, appunto, longobarda, s’erge alto ed è sede di due esposizioni, il Museo dell’Opera, che custodisce reperti archeologici bizantini, e il Museo dell’Emigrazione e della Civiltà Contadina, dedicato ai tantissimi irpini legati alla loro terra ma costretti a partire nella storia.
L’Irpinia, del resto, è terra di castelli, diversi, anche per epoche; sempre di sicuro appassionanti, al solo vederli, s’immagini poi nel concretamente visitarli.
Gesualdo, Torella dei Lombardi, Lauro, Morra De Sanctis, Rocca San Felice, Monteverde e tanti altri.
A Sant’Angelo -non dimentichiamo certi aspetti, necessari anzi!- anche degli ottimi dolci, specie i babà.
Il paese è sede di diocesi e, si sa, questo significa qualità, in arte e bellezza. La diocesi comprende anche Conza, Nusco, Bisaccia.
La cattedrale è dedicata a Sant’Antonino martire. La sua primigenia struttura fu normanna, è poi stata continuamente rifatta fino ad una importante trasformazione cinquecentesca. Il sisma del 1980 ha imposto un ultimo, ingente restauro.
Sant’Angelo dei Lombardi, dunque, con i suoi stretti vicoli, con le case dalle facciate adornate con fiori colorati e con il belvedere da cui si gode una vista mozzafiato sulla campagna circostante, aspetta un visitatore tranquillo, senza troppe pretese. Aspetta principe della sua stessa storia, ricco di storia e tradizioni; sa offrire, come detto, antiche chiese, un castello medievale e musei locali che raccontano la vita di un tempo. La cucina tradizionale è autentica e deliziosa, con osterie che servono piatti come fatti in casa. Un luogo ideale per chi cerca la tranquillità, la giusta attrazione anche del passato e un’esperienza autentica lontana dal turismo di massa.

foto di Paky Cassano

Una rubrica sul Sud e sui viaggi al Sud, la nostra. Avrà ‘luogo’ sul cartaceo del Da Bitonto e saltuariamente anche sulla versione online del giornale. Grazie all’editore del Da Bitonto Alessandro Intini per questa opportunità, grazie al direttore Mario Sicolo. Inauguriamo una pagina, l’abbiamo chiamata “Al cuore del Sud, tra borghi e percorsi“.
Eccoci con la nostra prima tappa.
Tante volte la storia dei toponimi, dei nomi delle città del Sud, ha aspetti, a prima vista, ‘nordici’. Prendi Sant’Angelo dei Lombardi, in provincia di Avellino, in Irpinia. L’origine è chiara. Fu, infatti, questa la terra dei Longobardi dalle nostre parti meridionali. Longobardi che furono dappertutto, c’è da dire. E fu un’esperienza storica importante.
Lo stesso incastellamento, cioè in soldoni la nascita stessa di tanti dei paesi d’Appennino, si spiega proprio in questo torno di tempo storico di grande interesse, età altomedievale, secoli lontani e però fondativi.
Sant’Angelo fu profondamente segnato dal tragico sisma del 23 novembre del 1980, un terremoto che, come noto, ha lasciato il segno, in tutti i sensi.
Ma questo territorio è famoso per la splendida abbazia del Goleto, appunto in ambito di Sant’Angelo ma distante dal centro del borgo.
Fondata nel XII secolo da san Guglielmo da Vercelli, è un capolavoro di architettura religiosa, con un armonioso intreccio di stili romanico e gotico. Nonostante le ferite del tempo e del terremoto, l’abbazia è stata restaurata con cura, preservando il suo fascino antico. Il chiostro, con i suoi archi eleganti, la torre Febronia e la Chiesa del Vaccaro sono testimonianze di una spiritualità profonda. La particolarità del Goleto è che fu un monastero prettamente femminile, affiancato poi da un piccolo convento maschile per le gestioni economiche. Tra il XVII e il XVIII secolo, il complesso fu restaurato e una nuova chiesa fu costruita da Domenico Antonio Vaccaro. Dopo un lunghissimo tempo di abbandono, seguito alle spoliazioni d’età napoleonica, a partire dal 1973, grazie all’intervento del ministero per i Beni culturali e della Sovrintendenza delle Belle Arti di Avellino e Salerno, l’abbazia è stata restaurata.

foto di Paky Cassano

Oggi è visitabile, in tutta la sua luce.
Ma è l’intera Sant’Angelo ad essere interessante. Si pensi al suo castello, detto degli Imperiale: di origine, appunto, longobarda, s’erge alto ed è sede di due esposizioni, il Museo dell’Opera, che custodisce reperti archeologici bizantini, e il Museo dell’Emigrazione e della Civiltà Contadina, dedicato ai tantissimi irpini legati alla loro terra ma costretti a partire nella storia.
L’Irpinia, del resto, è terra di castelli, diversi, anche per epoche; sempre di sicuro appassionanti, al solo vederli, s’immagini poi nel concretamente visitarli.
Gesualdo, Torella dei Lombardi, Lauro, Morra De Sanctis, Rocca San Felice, Monteverde e tanti altri.
A Sant’Angelo -non dimentichiamo certi aspetti, necessari anzi!- anche degli ottimi dolci, specie i babà.
Il paese è sede di diocesi e, si sa, questo significa qualità, in arte e bellezza. La diocesi comprende anche Conza, Nusco, Bisaccia.
La cattedrale è dedicata a Sant’Antonino martire. La sua primigenia struttura fu normanna, è poi stata continuamente rifatta fino ad una importante trasformazione cinquecentesca. Il sisma del 1980 ha imposto un ultimo, ingente restauro.
Sant’Angelo dei Lombardi, dunque, con i suoi stretti vicoli, con le case dalle facciate adornate con fiori colorati e con il belvedere da cui si gode una vista mozzafiato sulla campagna circostante, aspetta un visitatore tranquillo, senza troppe pretese. Aspetta principe della sua stessa storia, ricco di storia e tradizioni; sa offrire, come detto, antiche chiese, un castello medievale e musei locali che raccontano la vita di un tempo. La cucina tradizionale è autentica e deliziosa, con osterie che servono piatti come fatti in casa. Un luogo ideale per chi cerca la tranquillità, la giusta attrazione anche del passato e un’esperienza autentica lontana dal turismo di massa.

foto di Paky Cassano
Tags: abbazia di GoletoIrpiniaSant'Angelo dei Lombardisud
Articolo Precedente

L’Opinione/La prospettiva del noi come risposta al disagio

Prossimo Articolo

Partiti i lavori di ripristino naturalistico della zona circostante il depuratore

Related Posts

Montefalco
Al cuore del Sud. Tra borghi e percorsi

Montefalco tra paesaggio, storia, arte e spiritualità

30 Marzo 2025
Trequanda, silenzio toscano
Al cuore del Sud. Tra borghi e percorsi

Trequanda, silenzio toscano

16 Marzo 2025
Buonalbergo, Campania di confine
Al cuore del Sud. Tra borghi e percorsi

Buonalbergo, Campania di confine

16 Febbraio 2025
Papasidero e il Pollino: viaggio in un mondo a parte
Al cuore del Sud. Tra borghi e percorsi

Papasidero e il Pollino: viaggio in un mondo a parte

8 Febbraio 2025
I carrubi di Calabria a Grisolia
Al cuore del Sud. Tra borghi e percorsi

I carrubi di Calabria a Grisolia

18 Gennaio 2025
Curiosità salentina: la “pietra leccese” e la sua storia
Al cuore del Sud. Tra borghi e percorsi

Curiosità salentina: la “pietra leccese” e la sua storia

11 Gennaio 2025
Prossimo Articolo
Partiti i lavori di ripristino naturalistico della zona circostante il depuratore

Partiti i lavori di ripristino naturalistico della zona circostante il depuratore

Notizie dall'Area Metropolitana

giovani ciclisti
Comunicato Stampa

Grande successo per la 3ª Giornata Azzurra dedicata ai giovani ciclisti

by La Redazione
7 Maggio 2025

Un'altra domenica di entusiasmo e passione per la 3ª Giornata Azzurra, nuovo grande appuntamento per i giovani ciclisti. I talenti...

Leggi l'articoloDetails
riuso

Sanb presenta la Festa del Riuso. Domani la prima giornata nel centro raccolta di Ruvo

26 Aprile 2025
campioni regionali

2º XC Colle San Pietro, Vittorio Carrer (Team Eracle) e Ilenia Fulgido (Team Valnoce) campioni regionali

16 Aprile 2025
“Monopoli, dal mare alla valle”. Domani l’inaugurazione della mostra fotografica

“Monopoli, dal mare alla valle”. Domani l’inaugurazione della mostra fotografica

9 Aprile 2025
mario cipollini

Mario Cipollini in Puglia, testimonial d’eccezione del nostro ciclismo

8 Aprile 2025

Rubriche

femminicidio
Passi...nel Tempo

Passi…nel Tempo/Il primo femminicidio del Novecento?

by Michele Cotugno
17 Maggio 2025

È di poche settimane fa, la notizia dell’ultimo femminicidio, a Mariotto, che ha visto la morte di Lucia Chiapperini, per...

Tesla un genio scomodo

Tesla un genio scomodo

16 Maggio 2025

Mensile Online

DaBitonto.com

Privacy Policy Cookie Policy

Follow Us

  • Il Progetto
  • Redazione
  • La tua pubblicità
  • Contatta la redazione

© 2024 daBITONTO / Gruppo Intini srl - P.IVA 07183780720 Testata giornalistica – Reg. stampa n.684/2013 Tribunale di Bari
powered by Comma3

No Result
View All Result
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Cultura e Spettacolo
  • Sport
  • Aziende
  • Rubriche

© 2024 daBITONTO / Gruppo Intini srl - P.IVA 07183780720 Testata giornalistica – Reg. stampa n.684/2013 Tribunale di Bari
powered by Comma3