Un aumento gratuito di capitale di 800mila euro per la Società ambientale nord barese (Sanb), ma senza che i Comuni soci escano un euro perché tutto frutto di utili di bilancio.
Via libera al provvedimento nell’ultimo Consiglio comunale, con cui si rende ancora più forte e virtuosa l’azienda, al 100 per cento a capitale pubblico. L’aumento di capitale (i soci non metteranno più soldi nel rispettivo bilancio perchè si tratta di un aumento virtuale, in quanto tutto caratterizzato da una semplice permutazione nelle singole poste del netto) è la diretta conseguenza della positiva situazione patrimoniale ed economica di Sanb per il bilancio 2022, nel complesso soddisfacente in termini di redditività, con un fatturato di 19milioni di euro. Tale aumento comporterà l’emissione di nuove azioni da assegnare gratuitamente e proporzionalmente ai cinque comuni coinvolti (in totale, quindi, ci saranno altre 8mila azioni, perché ogni azione vale 100 euro) e, nel caso specifico, per Bitonto ci saranno 2.072 nuove azioni, che aggiunti alle precedenti, danno un totale di poco oltre i 230mila euro). Soltanto Molfetta, per intenderci, ne mette di più. Quello deliberato nell’ultima assemblea cittadina potrebbe non essere, però, l’unico aumento di capitale perché in futuro potrebbero essercene altri.
Durante la discussione del provvedimento, l’opposizione ha sollevato alcune questioni. Prima fra tutte, quella di utilizzare questi utili per far pagare meno la Tari ai cittadini. Il che, però, è impossibile. «La vocazione di Sanb – ha ricordato il segretario generale, Salvatore Bonasia – non è quella di avere utili, ma il faro deve essere quello di immettere gli stessi nella gestione societaria. Il suo capitale (100mila euro, prima dell’aumento gratuito, ndr), è oggi sottodimensionato e perciò le riserve accumulate servono appunto a questa operazione, ad aumentarlo, fino a portarlo a 900mila euro. Non è possibile finanziare con questi utili il costo del servizio in quanto, da legge, lo stesso è alimentato al 100 per cento dalla Tari».