Il consiglio comunale ritorna a parlare di Sanb s.p.a., aggiornando la discussione, interrotta nella seduta del 22 settembre, sull’esame della situazione finanziaria, economica e patrimoniale della società e, successivamente passando all’approvazione della revisione straordinaria delle partecipazioni societarie. Ad introdurre è il sindaco Michele Abbaticchio, che riferisce all’assemblea quanto emerso venerdì scorso dall’assemblea dei componenti dell’Aro 1, di cui Bitonto è parte, convocata dal commissario straordinario Gianfranco Grandagnano.
Quest’ultimo avrebbe indicato, stando alle parole del primo cittadino, la strada della Sanb come la soluzione prioritaria, secondo il parere della Regione. Nel corso dell’assemblea, inoltre, per la prima volta è intervenuto il sindaco di Molfetta Tommaso Minervini, che ha espresso necessità di approfondire il piano industriale.
«Il Comune di Bitonto – comunica Abbaticchio – ha ribadito, in quella sede, la necessità, al fine di prendere una decisione conclusiva, di una relazione aggiornata che giustificasse una prospettiva unica della Sanb. In realtà questa esigenza è diventata di tutti i comuni, compresi quelli che hanno già deciso di ricapitalizzare la Sanb (Ruvo, Corato e Terlizzi), in quanto avvenute delle modifiche nell’originario piano industriale. Il commissario ha deciso di rimandare al 13 novembre la scadenza ultima per una deliberazione conclusiva da parte del Comune di Molfetta, che ha manifestato delle perplessità sulle decisioni prese precedentemente, essendo nel frattempo l’amministrazione».
Non è stata accolta di non accogliere la richiesta di Corato di verificare l’affidabilità della Sanb per il servizio unico integrato indipendentemente dalla posizione di Molfetta, in quanto, secondo Grandagnano, o tutti i comuni procedono all’affidamento alla Sanb, oppure quest’ultimo obiettivo non potrà più essere perseguito.
«Come si è arrivati a questo punto?» chiede Lillino Sannicandro (Insieme per la Città), rimproverando per l’ennesima volta la mancanza di comunicazione a danno del consiglio comunale e, in particolare, dei consiglieri di opposizione: «Era un argomento fondamentale che si discuteva da tre anni. Probabilmente questa situazione è dovuta alle beghe tra i cinque sindaci, tra chi doveva assumere cariche importanti nel consiglio di amministrazione. Come mai in tre anni non si è trovata la forza di superare i campanilismi. Queste beghe hanno portato ad una riduzione progressiva del capitale sociale, con perdite che gravano sui cittadini. Tutto questo doveva essere denunciato per tempo».
Dallo stesso gruppo consigliare intervengono anche Michele Daucelli e Cosimo Bonasia. Quest’ultimo, rimproverando la giunta di aver dato sempre risposte vaghe, accusa: «Ad oggi non sono riuscito a capire le intenzioni dell’amministrazione, se intenda ricapitalizzare la Sanb o procedere con la liquidazione».
«Cosa succede se non ci dovesse essere l’accordo?» chiede ancora Sannicandro: «È vero o no che, se uno dei comuni dovesse decidere di non partecipare più alla Sanb e, dunque, non si riuscisse a trovare l’unità di intenti per mantenere la società pubblica, il commissario deve fare la gara?».
Domande a cui è il sindaco a rispondere, ribadendo che l’impiego dei dipendenti è salvaguardato in ogni caso e invitando Sannicandro a partecipare agli incontri che ci saranno fino al termine stabilito dal commissario straordinario: «Ci sono questioni che sono indipendenti dalla volontà del Comune di Bitonto. Venga agli incontri e faccia le sue proposte. La discussione è aperta e può fare quel che ritiene opportuno per il bene della città».
«La nostra volontà è di tenere affidare alla Sanb l’igiene pubblica e dare all’Asv un altro servizio. La Sanb è in uno stato di liquidazione. Non abbiamo la possibilità di dire che vogliamo ricapitalizzare perché non conosciamo la situazione» continua il sindaco.
«L’Asv ha vinto gare pubbliche all’esterno, nei comuni di Cerveteri, Mesagne e Altamura. Questo le consente di sopravvivere di vita propria, superando l’incompatibilità dovuta alla presenza della Sanb, affidataria delle stesse funzioni, e al comune di Bitonto di mantenere la partecipazione, senza dismettere la quota perché non effettua più le stesse funzioni della Sanb» aggiunge l’assessore al Bilancio Domenico Nacci: «L’aspetto dolente è che, per legge, non possiamo più continuare a prorogare l’affidamento del servizio di smaltimento rifiuti all’Asv in attesa di sapere cosa si farà con la Sanb. È necessario quindi passare alla gara. Una gara a doppio oggetto, servizio e quota del 40% … »
Nell’opposizione solo Dino Ciminiello difende il sindaco: «Se fossimo nei panni di Abbaticchio, saremmo stati nello stesso bivio. Solo un aro è partito, sintomo di un fallimento».
In attesa di sapere cosa emergerà il 13 novembre, la discussione sulla Sanb dovrà aspettare ancora la sua conclusione. Approvata, invece, la revisione straordinaria delle partecipazioni societarie, passata con i soli voti della maggioranza e l’astensione della minoranza.