Da Parte da Noi, comitato bitontino per Elly Schlein segretaria del PD riceviamo e pubblichiamo:
Un nuovo contratto sociale vuol dire lottare per un grande investimento nella sanità pubblica e universalistica, difenderla dagli attacchi di chi la vuole tagliare e privatizzare. Dobbiamo investire di più sul settore pubblico, allineando gli stanziamenti con la media europea, per realizzare una sanità sempre più territoriale e domiciliare. Dobbiamo aumentare i posti di specializzazione e l’offerta didattica delle facoltà di medicina. Investire sull’assistenza domiciliare integrata per le persone anziane e non autosufficienti e ramificare una rete capillare di presìdi sociosanitari territoriali, come le case della comunità, che avvicinino la risposta a dove le persone esprimono il proprio bisogno di cura.
Un nuovo contratto sociale vuol dire immaginare un nuovo welfare di prossimità, che non si limiti ad assistere bensì a costruire percorsi di emancipazione e di autonomia. Perché in questo Paese bisogna tornare a dire con forza che il welfare non è un costo ma un investimento. È necessario investire nelle infrastrutture sociali e nei servizi per le persone con disabilità e le persone anziane non autosufficienti e approvare una legge sui bisogni dei caregiver. Bisogna garantire il diritto all’autodeterminazione per le persone con disabilità, investendo sui progetti su “Vita indipendente” e “Dopo di noi”, sull’inserimento lavorativo, ma anche assicurando l’abbattimento di ogni barriera, architettonica, sociale e culturale, aumentando insegnanti ed educazione di sostegno, senza dimenticare diritti troppo spesso ignorati come quello all’affettività e alla sessualità.
Un nuovo contratto sociale vuol dire ricominciare a credere e investire nell’istruzione pubblica come primo grande strumento di emancipazione sociale. Un’educazione che parta dai primissimi anni di vita e che estenda l’obbligo formativo a 18 anni. Bisogna restituire dignità al ruolo sociale di chi insegna. Ridurre il numero di bambini e bambine nelle classi e ampliare il tempo pieno. Garantire la presenza di insegnanti e personale educativo di sostegno. Rendere gratuito l’accesso all’istruzione garantendo i libri di testo, il trasporto pubblico, le rette universitarie per le famiglie più fragili e quelle del ceto medio.
Un nuovo contratto sociale vuol dire progressività fiscale: chi ha di più deve contribuire in proporzione maggiore al benessere collettivo. La strada da seguire è spostare il carico fiscale dal lavoro e dall’impresa alle rendite e alle emissioni climalteranti.
Un nuovo contratto sociale vuol dire rimettere al centro della nostra azione politica il diritto fondamentale alla casa, rilanciando l’edilizia residenziale pubblica e rafforzando gli strumenti per chi è più in difficoltà a pagare l’affitto e per recuperare al mercato delle locazioni una parte delle abitazioni sfitte.
Un nuovo contratto sociale vuol dire una legge sul clima, che accompagni ogni settore economico ad abbattere le emissioni garantendo che la conversione ecologica sia equa e inclusiva, conveniente per tutte e tutti. Investire sulle fonti rinnovabili è decisivo per ridurre le emissioni ma ci rende anche indipendenti dal punto di vista energetico e taglia le bollette, perché i costi di produzione oggi sono di gran lunga inferiori a quelli da petrolio e gas. Il percorso della transizione ecologica passa anche da una legge che contrasti il consumo di suolo e una nuova legislazione urbanistica e dallo sviluppo dell’economia circolare superando discariche e inceneritori e della mobilità sostenibile.
Un nuovo contratto sociale significa lotta serrata alla precarietà e allo sfruttamento, limitando il ricorso ai contratti a tempo determinato a partire da quelli di brevissima durata, come hanno fatto in Spagna. Gli stage extra curriculari gratuiti vanno aboliti e dobbiamo recepire nella legislazione le sentenze della Corte Costituzionale sulla disciplina dei licenziamenti illegittimi. Serve una legge sulla rappresentanza che faccia piazza pulita dei contratti pirata che condannano interi settori a una precarietà esistenziale. È tempo di introdurre, così come proposto dal PD in Parlamento, il salario minimo e una legge per l’equo compenso dei professionisti. Infine, è tempo di sperimentare la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario. La settimana di 4 giorni lavorativi può migliorare la qualità del lavoro e il tasso di occupazione, restituire tempo di vita e benessere alle persone, stimolare la produttività e ridurre le emissioni climalteranti.
Questi alcuni temi toccati in queste settimane da Elly Schlein che hanno creato grande entusiasmo che adesso deve tradursi nell’elezione di ELLY SCHLEIN a segretaria del Partito Democratico.
L’invito a Bitonto è per tutti i cittadini italiani e stranieri residenti a partire dal 16esimo anno di età, anche non iscritti al Partito Democratico, a domenica dalle h 8.00 alle h. 20.00 presso l’associazione Gaetano Salvemini su corso Vittorio Emanuele ll n.18, presentando un documento di riconoscimento, tessera elettorale e un contributo di 2 euro.