Allora
Senatore?
Allora che?
Soddisfatto
del risultato delle primarie?
Penso proprio di sì. Un risultato
chiaro che consacra Emiliano non solo come candidato, ma come leader del
centrosinistra pugliese. Hanno cercato di inquinare queste primarie fino
all’ultimo momento, ma la risposta dei cittadini ha spazzato via questi colpi
bassi.
In
che senso parla di inquinamento?
La campagna per le primarie è stata
costellata di attacchi personali ad Emiliano e a chi gli è vicino, nel
tentativo di screditarne l’immagine. Fino all’ultimo Minervini ha persino
ricordato la vicenda delle cozze pelose e altro, facendo scadere il livello
della competizione.
Ma
anche Emiliano non è andato leggero.
Michele non ha mai attaccato nessuno
sul piano personale e anche l’ultima diatriba con Vendola e Sel sul
coinvolgimento dell’UDC è stata di natura politica, non certo personale.
Come
spiega tanta animosità?
Credo che il vero obiettivo fosse
quello di fare in modo che Emiliano non superasse il 50%, per delegittimarlo
politicamente e chiedere un turno di ballottaggio, pur non previsto dal
regolamento delle primarie, gettando le carte in aria e rimettendo tutto in
discussione. È evidente il tentativo di impedire a tutti i costi che l’assetto
della Regione cambi.
Lei
ha ripreso il suo ruolo dopo l’autosospensione fino al 30 novembre?
Certamente! Mi sono autosospeso,
nonostante la contrarietà di tutti gli amici di partito, per evitare che si
continuasse ad attaccare ingiustamente e strumentalmente persone senza alcuna
colpa e nemmeno sfiorate da indagini di ogni tipo, avvelenando il clima delle
primarie e riducendo la politica a barbarie che non risparmia nemmeno gli
affetti più cari, come i figli.
Si
è sentito con Minervini?
No! Sono sereno, anzitutto con la mia
coscienza, e poi perché gli avvocati hanno preparato e stanno per inoltrare una
pesante richiesta di risarcimento danni a Repubblica che in modo falso e
tendenzioso ha pubblicato notizie prive di fondamento. Inoltre ho querelato
l’assessore Minervini che per calcolo politico, non ha esitato a calunniare e
diffamare un amico di sempre, solo perché vicinissimo ad Emiliano. Ho aspettato
che la fase delle primarie terminasse per darne notizia, onde evitare altre
polemiche. Dopo lunga riflessione ho ritenuto per me doveroso farlo, sia per
tutelare la dignità mia e della mia famiglia, sia per impedire che certi
comportamenti disumani rimangano impuniti. Non cerco conflitti e punizioni
personali, ma solo verità e giustizia. Senza di esse non ci sarà mai una pace
vera.
È
ancora risentito per la vicenda?
Non dimentichiamo che ho vissuto
un’esperienza surreale! Con accuse assurde! Mio figlio si è laureato con quel
professore, ha studiato e fatto ricerca con lui, ha fatto pratica nel suo
studio, trascorrendo insieme tante ore al giorno! Che senso aveva un mio
intervento? Del resto mio figlio non insegna all’Università, ma esercita
semplicemente la professione di avvocato!
Certo mi ha aiutato molto la
solidarietà di un numero impensabile di persone, anche di cittadini non
conosciuti. Sento in particolare di ringraziare Vendola per il suo bellissimo
messaggio ricco di umanità. Sto lavorando sui miei sentimenti, la vicenda è ormai
alle spalle e guardo avanti.
Come
si svolgerà il suo impegno nei prossimi mesi?
Nel mio ruolo di coordinatore della
segreteria regionale lavorerò soprattutto per rilanciare e preparare il PD alle
prossime elezioni regionali, promuovendo la costruzione del programma dal basso
e cercando il più possibile la concordia operosa di tutta la coalizione, perché
non dimentichiamo che l’obiettivo vero rimane quello di battere la destra e di
assicurare alla Puglia un governo che, sia pure in continuità con l’attuale, ne
rilanci l’azione, soprattutto accorciando le distanze tra i cittadini e
l’istituzione regionale.
Come
giudica il risultato di Bitonto dove Stefano ha superato Emiliano di circa 50
voti?
Il fronte che sosteneva Emiliano era
sulla carta assai largo, dal sindaco a buona parte della maggioranza e a larga
parte del PD. Evidentemente la previsione di un risultato scontato ha prodotto
un certo disimpegno, mentre i sostenitori degli altri due candidati, pur sulla
carta più esigui, hanno espresso un impegno molto più intenso. Comunque queste
sono questioni di piccolo cabotaggio. L’importante è che Emiliano con il 57% in
tutta la Puglia è oggi il candidato di tutto il centrosinistra, anche a
Bitonto!